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Allarme attentati in Gallura: 80 le auto incendiate in poco più di un anno

Allarme attentati in Gallura: 80 le auto incendiate in poco più di un anno

La maggior parte dei roghi a Olbia. Il caso è all’attenzione della Procura di Tempio. Il deputato Giagoni presenta un’interrogazione

13 marzo 2024
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Olbia. Raid incendiari sotto la lente della Procura di Tempio. Sono 80 le auto bruciate in Gallura dal primo gennaio 2023 a oggi, in gran parte a Olbia e con un’alta percentuale di origine dolosa. Tredici quelle date alle fiamme in città dall’inizio dell’anno: il 91% dei casi è opera degli incendiari. È quanto emerge dalla relazione consegnata dal comando provinciale dei vigili del fuoco di Sassari al procuratore Gregorio Capasso. Numeri allarmanti che il procuratore ha portato anche all’attenzione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si è riunito la scorsa settimana in Prefettura a Sassari.

Nel frattempo il caso degli attentati incendiari a Olbia arriva in Parlamento. A presentare un'interrogazione parlamentare è stato deputato leghista Dario Giagoni. «A Olbia non si arresta l'escalation dei raid incendiari - ha detto Giagoni, lanciando l'allarme al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi -. In due mesi sono state bruciate tredici auto. Il 17 gennaio scorso erano cinque, oltre a un chiosco sulla spiaggia. Un segnale già preoccupante in quella data, tanto da spingermi a presentare un'interrogazione parlamentare al ministro competente per conoscere le azioni da adottare, finalizzate a una strategia mirata a prevenire e contrastare la criminalità, anche con un ulteriore incremento delle forze dell'ordine sul territorio. Il numero ora è quasi triplicato – prosegue Giagoni -. L'ultima auto è finita in cenere il 7 marzo e le intimidazioni ai danni soprattutto di imprenditori non avvengono solo di notte ma, per la prima volta, anche in pieno giorno».

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