La Nuova Sardegna

Olbia Era stata una mattinata di terrore quella vissuta il 19 agosto del 2015 da Antonia Pischedda, allora 74enne, rapinata di quadri e gioielli nella sua villa al Lido del Sole da due persone col volto coperto e armate di bastone. A nove anni dal colpo, arrivano le richieste del pubblico ministero Milena Aucone per i quattro imputati a processo: 7 anni per Gianpaolo Muggittu, 69 anni, di Mamoiada, nipote della gallerista (che oggi ha 83 anni), ritenuto il mandante della rapina che, secondo la ricostruzione del capo d’accusa, era stata commessa da almeno tre persone mai individuate; due anni e mezzo per Efisio Zucca, 73 anni, di Pistoia, accusato di essersi adoperato per vendere a potenziali acquirenti i quadri provento della rapina.

Muggittu è difeso dall’avvocato Gian Franco Mureddu, mentre Zucca è assistito dall’avvocata Anna Maria Busia. Il pubblico ministero ha chiesto che sia dichiarata la prescrizione dei reati per gli altri due imputati: Nicola Vincenzo Elio Baldari, 55 anni, di Sassari, accusato di falso in concorso con Muggittu, difeso dall’avvocato Antonio Meloni, e Nicola Castellucci, difeso dagli avvocati Francesco Del Pasqua e Maria Caterina Pisano.

Il processo proseguirà il 25 settembre con la discussione dell’ultimo difensore (Zucca) e per quella data il collegio presieduto da Cateria Interlandi, potrebbe pronunciare la sentenza. L’anziana gallerista, assistita dall’avvocato Giommaria Uggias, ha rinunciato alla costituzione di parte civile. I difensori degli imputati hanno sollecitato l’assoluzione dei loro assistiti.