La Nuova Sardegna

Olbia

Viabilità da incubo

Strada Olbia-Arzachena nel caos: «Strada inadeguata, subito i cantieri»

di Dario Budroni

	Un tratto della Olbia-Arzachena (foto Vanna Sanna)
Un tratto della Olbia-Arzachena (foto Vanna Sanna)

Stretta e piena di curve: l’arteria è sempre più pericolosa. L’appello del sindaco arzachenese Roberto Ragnedda

21 luglio 2024
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Olbia. L’incubo non conosce stagioni ma è soprattutto in piena estate che mette a dura prova i nervi. La strada che da Olbia porta fino a Santa Teresa, passando per Arzachena e Palau, resta la solita e pericolosa mulattiera di sempre. Dopo anni di battaglie e promesse mai mantenute, il tracciato che collega Olbia con le principali località turistiche galluresi è più o meno lo stesso di sessant’anni fa. Eppure, per la realizzazione di una nuova opera con tanto di quattro corsie, ci sono sia i soldi che i progetti. Il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda, lo dice chiaro e tondo: «Quella strada grida vendetta». Poi aggiunge: «All’aeroporto di Olbia si arriva in un’ora e mezzo da tutta Europa. Paradossalmente, molto spesso, si impiega lo stesso tempo per andare da Olbia in Costa Smeralda. Stiamo parlando di 25 chilometri». Insomma, la situazione non è mai cambiata di una virgola e così il primo cittadino di Arzachena torna a far sentire la sua voce. «È un vulnus di questo territorio – dice Roberto Ragnedda –. La strada non è in linea con l’evoluzione della Gallura, con tutto ciò che ne consegue in termini commerciali, turistici e di sicurezza».

Il blocco. Stretta e piena di curve: la strada che da Olbia arriva fino al nord della Gallura è una delle più pericolose e lente in assoluto. D’estate viene percorsa ogni giorno da decine di migliaia di persone. Più volte si è parlato di un imminente inizio dei lavori. Lo scorso gennaio era stato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, in piena campagna elettorale in Sardegna, a dire che ci sono 475 milioni di euro già disponibili. Poi, però, più nulla. Il sindaco di Arzachena, solo pochi giorni fa, ne ha parlato anche con l’Anas. «È una storia infinita – dice –. Il progetto strategico era stato individuato nel 2001. Adesso l’opera è commissariata in capo al presidente pro tempore della Regione. In questi anni Solinas non ha brillato per operatività, non ha dimostrato di tenerci a questa strada. Siamo in stand-by. E quando al ministero arrivano tante pratiche, e non vengono spinte, alla fine vanno avanti quelle che hanno più input. Cosa che non è avvenuto per questa infrastruttura». Poi Ragnedda illustra un po’ lo stato dell’arte. «Il primo lotto, da Olbia a San Giovanni, che prevede la quattro corsie, è in attesa dei pareri del Via – spiega il sindaco –. Abbiamo un progetto definitivo esecutivo e le risorse ci sono. Attendiamo sviluppi, ma qualcuno deve prendersi l’impegno per sollecitare la pratica e seguirla fino alla definizione. Per quanto riguarda il secondo tratto, tra Arzachena Palau, c’è un progetto preliminare. Invece il terzo, fino a Santa Teresa, si è in fase di progettazione. Avere una nuova strada significa anche cambiare la filosofia e il paradigma di una destinazione. Aiuterebbe a rilanciare tutto il territorio. Serve però la spinta politica affinché si chiuda la procedura e si aprano finalmente i cantieri».

Le proteste. La storia è piuttosto lunga e complicata e, di conseguenza, più volte la strada-mulattiera è finita al centro delle proteste. Nell’inverno del 2023 era stato il Tag, cioè il tavolo delle associazioni galluresi, a dare vita a un sit-in lungo la strada. Lo scorso marzo, invece, a far sentire la loro voce erano stati i sindacalisti Mirko Idili della Cisl e Luisa Di Lorenzo della Cgil.

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