La Nuova Sardegna

Olbia

Il sovraccarico

Olbia, black out di oltre 4 ore nel centro: via i clienti da bar e ristoranti


	L'intervento in piena notte nella cabina elettrica di via Piro
L'intervento in piena notte nella cabina elettrica di via Piro

Grossi disagi anche nelle camere degli hotel. Scatta la rivolta: «Siamo inferociti, accade da quattro anni»

01 agosto 2024
2 MINUTI DI LETTURA





Olbia. Clienti mandati via con la forchetta in mano, ascensori fermi, camere d’albergo senza aria condizionata, frigoriferi spenti e cibo da buttare. Quattro ore e mezza senza energia elettrica nel bel mezzo della stagione turistica: nella serata di ieri, mercoledì 31 luglio, una ampia fetta del centro storico ha dovuto fare i conti con l’ennesimo black out. Tutto dipenderebbe da un problema di sovraccarico. La cabina elettrica di via Catello Piro è andata in tilt avrebbe addirittura preso fuoco, lasciando senza luce le case, gli hotel, i ristoranti, i b&b e i bar delle vie Garibaldi, Romana, Olbia e Cavour.

Un disastro soprattutto per gli esercenti e gli albergatori, che adesso si preparano alla rivolta. Anche perché non si tratta certo della prima volta. È infatti da quattro anni che il centro storico finisce sistematicamente al buio per questioni di sovraccarico. «Siamo inferociti – attacca Fabio Fiori, il proprietario dell’Hotel Panorama -. Non è una novità: questa è una storia che va avanti da quattro anni e l’Enel lo sa benissimo. È possibile che con tutti i soldi che spendiamo di energia elettrica dobbiamo vivere ancora certe situazioni? L’Enel dovrebbe realizzare un intervento serio ed efficace nel periodo invernale. Sa benissimo che, d’estate, per via delle numerose presenze nel centro storico, gli impianti non sono più in grado di sostenere il carico».

Fino a un paio di settimane fa, e cioè a metà luglio, l’Enel aveva messo in campo alcuni interventi negli impianti della zona. Martedì 30, però, la luce è comunque mancata per un’ora. Ieri, invece, per quattro ore e mezza. «Pensavamo che quell’ultimo intervento avesse in qualche modo risolto la situazione, invece non è così – prosegue Fiori -. Episodi come questi generano in tutti noi perdite di migliaia di euro. È gravissimo, perché è proprio con i guadagni di questo periodo che riusciamo a far quadrare i nostri bilanci dopo i mesi difficili dell’inverno. E adesso chi ci rimborsa? Senza poi contare la brutta figura con i clienti e il danno d’immagine». Per tutti questi motivi gli esercenti colpiti dal black out stanno prendendo in considerazione l’idea di una class action. (d.b.)

In Primo Piano
Stabilimenti

L'ira dei balneari, Angelo Putzu di Olbia: «Dopo anni di investimenti adesso ci mettono all’asta»

di Paolo Ardovino

Video

Golfo Aranci, barca affonda nel porticciolo sotto la tempesta

Le nostre iniziative