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La Maddalena, linea dura del Parco: ecco i divieti per chi va per mare


	Da sinistra Emiliano Santocchini, Giulio Plastina,Rosanna Giudice,Claudio Signanini
Da sinistra Emiliano Santocchini, Giulio Plastina,Rosanna Giudice,Claudio Signanini

La prima ordinanza del commissario Rosanna Giudice. Vietati gli ancoraggi dalle 21 alle 8 in tutta l’area marina

07 agosto 2024
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La Maddalena Si parte con la linea dura. Rosanna Giudice, nominata da pochi giorni commissario straordinario dell’Ente Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena, ha deciso di usare le maniere forti. E nella sua prima ordinanza commissariale, la numero 1 del 6 agosto, detta regole severe e mette parecchi paletti “per tutelare e salvaguardare gli habitat e i fondali a posidonia”.

E per coloro che sgarreranno è previsto anche un inasprimento delle sanzioni. «Il mio ingresso nell’Ente Parco – attacca Rosanna Giudice, ex sindaco di La Maddalena – arriva dopo un  anno e mezzo trascorso senza una guida. La stagione estiva, tra l’altro, è abbondantemente iniziata e bisogna subito correre ai ripari con la collaborazione di tutti. La linea è quella di riservare grande attenzione ai residenti nel rispetto delle norme e di educare tutti coloro che pensano che il Parco sia fruibile senza rispetto. E visto che davanti ai nostri occhi ci sono continui segni di un rispetto che non esiste, allora ci si muove in modo brusco».

Nell’articolo 1 dell’ordinanza si legge subito che “nelle zone Ma, di riserva integrale, non è consentito l’ancoraggio” per non arrecare danno o disturbo all’ambiente marino. “Il divieto, dalle 21 alle 8, è in vigore nell’intera area marina del Parco e coinvolge tutte le unità da diporto, comprese quelle che svolgono attività di noleggio (anche occasionale), scuola di vela, diving e snorkeling”. I diportisti che risiedono nel comune di La Maddalena e le società che hanno sede legale a La Maddalena da almeno 5 anni (a condizione che siano dotate di casse di raccolta dei liquimi) “possono invece sostare di notte (dalle 21 alle 8) esclusivamente alle boe di ormeggio collocate dall’Ente Parco”. E ancora: “nella fascia oraria dalle 9,30 alle 17 nessuna unità da diporto può utilizzare le boe di ormeggio destinate alle unità che garantiscono il servizio di trasporto dei passeggeri (così come indicato dalla cartellonistica)”.

Chi violerà l’ordinanza pagherà una sanzione amministrativa da 276 euro e 1377 euro. Se la violazione dovesse essere commessa da un’unità da diporto adibita ad attività commerciale e intenta a svolgere noleggio occasionale, la sanzione verrà aumentata di un terzo. Di più: se la violazione dovesse essere reiterata nell’arco di novanta giorni, allora si provvederà a sospendere per 7 giorni l’autorizzazione a operare per svolgere un’attività commerciale. Per Rosanna Giudice le parola d’ordine sono sinergia e condivisione. «Dove non arriva l’Ente Parco, arrivano le altre forze e gli enti del territorio. Quindi, collaborazione piena con il Comune, con la Capitaneria di Porto, con la Forestale, con la Compagnia barracellare, con i carabinieri. «C’è una grande sintonia d’intenti – ha detto il comandante della guardia costiera Emiliano Santocchini – e garantiremo al commissario tutto il nostro supporto». «Vorrei infine fare un plauso alle associazioni di volontariato per i continui messaggi in difesa delle coste e del mare – ha chiuso Rosanna Giudice – e per aver raccolto e trasportato tonnellate di rifiuti». (s.p.)

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