La Nuova Sardegna

Olbia

Il nuove ente

Rinasce la Provincia Gallura: adesso si cerca l’amministratore

di Dario Budroni

	La sede dell'ex provincia Olbia-Tempio in via Nanni
La sede dell'ex provincia Olbia-Tempio in via Nanni

La poltrona spetterà al Pd. Lo “spoiler” arriva dal sindaco Settimo Nizzi: «Ivana Russu»

27 agosto 2024
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Olbia. La provincia gallurese si incammina lungo la strada della risurrezione. Su questo non ci sono grandi dubbi: prima il nome dell’amministratore straordinario e poi, in primavera, l’elezione del presidente. Per il resto, invece, i dubbi ci sono eccome. Soprattutto per quanto riguarda il nome dell’amministratore che dovrà traghettare il nord-est verso la nascita del nuovo ente. Una delle poche certezze è che sarà frutto del meccanismo dello spoils system. Dovrà dunque essere espressione della maggioranza di centrosinistra che governa la Regione. Inoltre, secondo la logica contorta degli incastri e degli equilibri, la temporanea poltrona della Gallura spetterebbe a un uomo o una donna del Pd. L’identità resta per ora sconosciuta, anche perché il dibattito interno sarebbe ancora in una fase piuttosto embrionale. Clamorosamente, l’unico ad aver sparato un nome è uno che con il Pd non c’entra praticamente nulla: il sindaco Settimo Nizzi, da 30 anni uno degli uomini più forti di Forza Italia in Sardegna. Lo ha fatto nel corso dell’ultimo consiglio comunale, quando, in uno dei tanti botta e risposta con Ivana Russu, si è rivolto alla capogruppo del Pd esattamente in questo modo: «Sai cosa sto aspettando? Che diventi commissario della Provincia. Così ridiamo, così anche tu inizi ad avere le tue responsabilità».

Il caso Russu. In consiglio comunale si parlava di rifiuti e Nizzi, sotto attacco, a modo suo ha cercato di far capire che la situazione, per un amministratore, non è poi così semplice. E quindi la provocazione: «Rideremo quando sarai commissario della Provincia». Lo spoiler (o presunto tale) del sindaco non si basa proprio sul nulla. Ivana Russu alle ultime elezioni regionali ha infatti contato 3.111 voti. È stata la sesta più votata del Pd in tutta la Sardegna, ma, sulla base dei seggi previsti per ogni circoscrizione, è restata fuori dal consiglio regionale. A Cagliari, insomma, sono finiti uomini e donne che hanno preso molti meno voti di lei. Poi il nome della prima dei non eletti – che fa parte dell’assemblea nazionale in area Schlein – è circolato quando si è trattato di formare giunta e uffici vari. Ma niente da fare: anche stavolta, nonostante gli oltre 3mila voti, è rimasta fuori da tutto. Resterebbe dunque il ruolo – immaginato da Nizzi – di amministratrice straordinaria della futura provincia. Ma anche in questo caso la partita non è certo delle più facili. Ivana Russu dovrà infatti fare i conti con le altre aree del partito, che, come è noto, non sono certamente pronte a stendere il tappeto rosso ai suoi piedi. Tra gli altri nomi che circolano – Russu a parte – ci sono anche quelli di Rino Piccinnu, pure lui consigliere comunale, e del segretario cittadino Pietro Spano.

Il presidente. Russu o altri, il futuro amministratore prenderà insomma il posto dell’attuale subcommissario della zona omogenea Olbia-Tempio, il forzista Pietro Carzedda. In primavera, come previsto dalla legge approvata a luglio dalla giunta regionale, dovrà invece essere eletto il presidente. A farlo saranno i sindaci e, probabilmente, il voto sarà ponderato. Vuol dire che i Comuni più grossi avranno un peso maggiore. Olbia, Arzachena, Tempio e La Maddalena, dunque, che sono tutto tranne che di sinistra.

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