Santa Teresa-Bonifacio, la nave Giraglia di nuovo ferma in porto
Gli ispettori della Capitaneria hanno messo in stand by il mezzo Moby perché non sicuro per la navigazione
Santa Teresa Gallura Nuovo stop per la motonave Giraglia e il collegamento marittimo tra la Sardegna e la Corsica è più che mai un’odissea. Il traghetto della compagnia Moby, già in avaria sino allo scorso luglio, martedì 4 settembre, è stato fermato in banchina al porto di Santa Teresa dove resterà almeno fino a sabato per una serie di controlli da parte della Capitaneria di porto. Nessuna traccia della nave sostitutiva (la motonave Bastìa) prevista dalla convenzione con la Regione e così per i passeggeri e gli autotrasportatori che ogni giorni si imbarcano per Bonifacio l’unica possibilità è trovare posto sulla motonave della Ichnusa lines, che naturalmente da sola non è in grado di soddisfare la mole di traffico.
Il risultato sono lunghe code alla biglietteria, partenze rinviate o annullate e proteste feroci sui social. Insomma, la solita cornice che accompagna la quotidianità della linea Santa Teresa-Bonifacio.
Sembrava che l’intervento piuttosto deciso della Regione nei confronti di Moby, concessionario del collegamento, nei mesi scorsi, avesse almeno in parte risolto il problema, invece niente.
Le motonavi Moby, Giraglia e Bastìa, sono più che inaffidabili, sempre ai box per avaria o per controlli disposti dall’autorità marittima. Difficile che navighino per due settimane di seguito. A questo punto il collegamento tra le due isole diventa a dir poco avventuroso: un giorno sì, l’altro forse. Le proteste anche questa volta non si sono fatte attendere. Sicuramente i turisti, diretti in Corsica o di ritorno in Sardegna, ma soprattutto le tantissime persone che tra le due isole lavorano. Gli autotrasportatori e i commercianti, ad esempio, per i quali non sempre - anzi, quasi mai - c’è la certezza dell’imbarco. (m.b.)