Tribunale
Golfo Aranci, non segregò né violentò per 49 giorni una donna: assolto
di Tiziana Simula
Secondo le imputazioni, Luigi Morlè le faceva bere cappuccini con sonniferi per violentarla e le impediva di uscire di casa
13 settembre 2024
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Golfo Aranci Era accusato di aver segregato nella sua casa per 49 giorni e violentato ripetutamente dopo essere stata narcotizzata una 37enne cagliaritana, attirata in Gallura con la promessa di un lavoro. Pesantissime le contestazioni della Procura di Tempio: violenza sessuale aggravata dall’uso di sostanze narcotiche, sequestro di persona e lesioni personali. Ma le accuse non hanno trovato alcun riscontro nel corso del processo. E oggi 13 settembre Luigi Morlè, 35 anni, di Golfo Aranci, è stato assolto dal collegio presieduto da Marco Contu. La stessa pm Milena Aucone ha chiesto l’assoluzione, smontando, nella sua requisitoria le indagini che avevano portato al rinvio a giudizio di Morlè nel 2021.
Secondo il racconto della vittima che aveva denunciato gli abusi ai carabinieri di Cagliari, nella primavera del 2018, sarebbe stata in totale balìa dell’uomo per 49 giorni. Nel corso della giornata le offriva cappuccini nei quali aggiungeva sonniferi e approfittando di quello stato di torpore che frenava ogni sua capacità di reazione e di vigilanza, la costringeva a rapporti sessuali completi senza il suo consenso. La chiudeva in casa a chiave quando andava a lavorare e le impediva di uscire se non in sua compagnia. Un incubo dal quale era riuscita a fuggire solo grazie all’intervento del suo ex fidanzato di Cagliari che l’aveva liberata.
La ricostruzione non ha trovato alcun riscontro nelle dichiarazioni rese in aula dai testimoni, da cui sono invece emersi elementi contradditori e discordanti, né dalle perizie mediche che hanno escluso la violenza sessuale. Morlè, difeso dall’avvocato Egidio Caredda, è stato, dunque assolto da tutte le accuse.
