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Il canile

Olbia, è allarme randagismo. La Lida: «Sterilizzate i vostri cani»

di Carolina Bastiani
Olbia, è allarme randagismo. La Lida: «Sterilizzate i vostri cani»

Il rifugio “Fratelli minori” accoglie mille animali. La presidente Cosetta Prontu: «Cerchiamo nuovi volontari»

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Olbia. Stanca, ma con gli occhi pieni di passione e amore per i “suoi” animali, Cosetta Prontu, presidente e pilastro del rifugio “Fratelli minori” della Lida, ha lanciato un altro dei suoi appelli per la sterilizzazione obbligatoria. «Rendere obbligatoria la sterilizzazione di cani e gatti – spiega – significa compiere un atto di civiltà e un gesto d’amore nei loro confronti, che metterebbe fine al fenomeno dell’abbandono e del randagismo». La campagna è tuttora attiva. La Regione ha anche stanziato dei fondi – 5 mila euro per i cani e 5 mila euro per i gatti – che, seppur pochi, costituiscono una base di partenza: «Si tratta di una somma che andrebbe incrementata – sostiene Cosetta – ma siamo abituati a intervenire con il poco che abbiamo e anche in questo caso ci mettiamo a disposizione».

La sezione della Lida di Olbia, infatti, è pronta ad aiutare tutte quelle famiglie meno abbienti che desiderano sterilizzare il proprio animale: «La sterilizzazione ha un costo che varia a seconda della taglia – spiega –, ma il prezzo base è di 230 euro. Siamo disposti anche a spostarci. Se ci chiamano da Budoni, andiamo». Eppure, nonostante questa possibilità, molte famiglie non aderiscono, perché, secondo Cosetta, in Sardegna manca la cultura del rispetto degli animali, che è poi alla base del fenomeno degli abbandoni.

Al momento, il rifugio “Fratelli minori” ospita 1000 animali, tra cani e gatti. Una cifra molto alta, se si tiene conto che a occuparsene è un personale troppo scarno – 14 persone – e un altrettanto scarno corpo di volontari. «Vedi – dice entusiasta Cosetta mentre abbraccia una ragazza – lei arriva da Tempio. Ce ne fossero di più come lei anche qui in zona».

Con un po’ di amarezza, Cosetta spiega che, da questo punto di vista, Olbia non è molto generosa e che troppo spesso le persone sono più brave a usare i social che a rimboccarsi le maniche – di volontari olbiesi ce ne sono solo 3. Eppure, non mancano le belle notizie: il “sogno di Salvo”, grazie alla bontà dei privati che fanno le donazioni, sta prendendo forma. Salvo è un cagnolino che 8 anni fa è diventato cieco e ha subito gravi danni cerebrali dopo un pestaggio. Di lui si prende personalmente cura Cosetta a casa sua: «Salvo ha tanti desideri – racconta – e uno di questi, un passo alla volta, un fondo alla volta, si sta realizzando». Fuori dall’ingresso, lungo la strada, infatti, sta prendendo forma un’area agility dove i cani potranno giocare e muoversi liberamente. Ha ancora bisogno di interventi, ma tre degli ospiti del rifugio erano già lì a testarla e presto dovrebbe essere inaugurata. Tra i progetti futuri anche un ospedale per i gatti.

Cosetta, dunque, ce la mette tutta per rendere dignitoso il passaggio di questi animali nel suo rifugio e, secondo Susanna Cherchi, deputata del Movimento 5 stelle impegnata per il benessere animale, ci sta riuscendo egregiamente: «Cosetta non fa miracoli, di più. Quest’estate – racconta la deputata – ho visto arrivare 3/4 cani al giorno, molti dei quali cuccioli, che venivano tutti vaccinati. Il canile è attrezzatissimo. Ha coperture in legno e cucce dignitose e tutti gli animali mangiano cibo di qualità». Secondo Cherchi, dunque, il rifugio “Fratelli minori” soddisfa appieno tutti quei criteri minimi che ogni canile dovrebbe garantire e per cui lei si batte: «un box caldo, possibilità di movimento e dignità, anche se si tratta di una prigione».

“Prigione” i cui cancelli ieri sera si sono aperti per 21 cagnolini, preparati per il viaggio con le pettorine colorate: «Un camper autorizzato li ha portati in Germania dove avranno una nuova possibilità in una nuova famiglia – racconta Cosetta con un’ombra di tristezza –. Sono felice che abbiano una nuova casa, ma ogni volta che qualcuno se ne va è come se portassero via un pezzo di me».

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