La Nuova Sardegna

Olbia

In tribunale

Processo a Daniele Ragatzu, la sorella dell’ex: «La offendeva e la umiliava»


	Il tribunale di Tempio e Daniele Ragatzu 
Il tribunale di Tempio e Daniele Ragatzu 

Il calciatore che ha giocato nell’Olbia e nel Cagliari è accusato di maltrattamenti

18 settembre 2024
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Olbia «Daniele la offendeva e la umiliava, l’ha fatto anche davanti a me. E io stavo male nel vedere come la trattava». Ad essere sentita ieri. 17 settembre, in aula nel processo che vede imputato per maltrattamenti nei confronti della sua ex, il calciatore Daniele Ragatzu, la sorella minore della giovane che, all’epoca dei fatti, aveva 14 anni.

Citata come testimone dall’avvocata di parte civile Cristina Cherchi, la ragazza ha risposto alle domande delle parti riferendo di essere a conoscenza dei maltrattamenti subiti dalla sorella e di avere, in alcune occasioni, sentito personalmente Ragatzu rivolgersi a lei con parole offensive e atteggiamenti umilianti. Ha detto di essere andata a casa loro due volte e di non esserci, poi, più ritornata perché non sopportava che lui la trattasse in quel modo. Ha detto che anche il loro padre aveva assistito a telefonate di minacce e insulti da parte di Ragatzu nei confronti della giovane, tanto che, nel suo cellulare, Daniele Ragatzu era memorizzato come “mostro”.

Ma ha, poi, sottolineato che i rapporti tra il padre e la sorella si erano pesantemente incrinati a causa della separazione con la madre. È stata sentita anche una ex collega di lavoro della presunta vittima dei maltrattamenti. Si erano conosciute nel 2014 e avevano lavorato insieme nel periodo in cui era fidanzata con il calciatore. Ha riferito che a un certo punto, lei si è licenziata. «La chiamavo al telefono, ma non rispondeva mai – ha detto – Poi, quando la loro relazione è finita ci siamo viste e mi ha spiegato che non aveva potuto rispondere al telefono perché Daniele era geloso». L’ex giocatore dell’Olbia e del Cagliari, attualmente in forza al Pontedera, difeso dall’avvocato Filippo Pirisi, ha sempre respinto le accuse della sua ex compagna, da cui ha avuto anche un figlio. Nel corso dell’udienza di ieri – celebrata davanti alla giudice Federica Distefano – è emerso che è ancora aperto il procedimento per calunnia e falsa testimonianza aperto in seguito alla querela che Ragatzu aveva presentato contro l’ex fidanzata e che era stato archiviato per un errore procedurale. Il gip deve, quindi, ancora decidere in merito all’archiviazione.

Il prossimo 8 ottobre si tornerà in aula per sentire altri tre testi di parte civile.

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