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Olbia, tra navicelle, cosmo e tecnologia: «L’isola viaggerà nello spazio»

di Dario Budroni
Olbia, tra navicelle, cosmo e tecnologia: «L’isola viaggerà nello spazio»

Al museo archeologico la seconda edizione del Festival dell’aerospazio. In programma talk, incontri e laboratori

26 settembre 2024
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Olbia. Stelle, pianeti e tecnologie per arrivare fin lassù. Il museo archeologico diventa il luogo di confronto tra cervelloni spaziali e aziende che puntano tutto su innovazione e formazione. Tra i reperti del passato olbiese spuntano ora mini rover e altri sistemi che sanno sempre più di futuro. La seconda edizione del Festival dell’aerospazio ha così preso il via nella mattinata di oggi, giovedì 26 settembre. Fino a sabato 28 il museo sarà un maxi contenitore di talk, incontri, laboratori ed esposizioni. La Sardegna si ritaglia un ruolo piuttosto importante. Basti pensare che proprio nell’isola è nato un progetto che punta a raggiungere la superficie rossa di Marte. Non solo cosmo e propellenti per i razzi, comunque. Il festival olbiese è anche l’occasione per capire quanto certe tecnologie riescano a incidere nella vita di tutti i giorni dei cittadini, anche dal punto di vista dell’occupazione. Desirè Manca, assessora regionale al Lavoro e alla Formazione, ha per esempio sottolineato: «Pensiamo a una collaborazione con il settore dell’aerospazio e abbiamo puntato sulla connessione tra imprese e formazione delle professionalità capaci di seguire le richieste del mercato del lavoro». L’assessora ha poi spiegato che la Regione sta lavorando a un programma chiamato Filo Sardegna. L’obiettivo è far diventare l’isola «una regione attrattiva anche per il resto d’Europa, con una formazione al passo con i tempi che investa, per esempio, sul settore dell’aerospazio». A organizzare il festival è il centro di educazione tecnologica Astec insieme a una lunga serie di enti, istituzioni, aziende e associazioni.

Il festival. Questa mattina il festival ha preso il via con il taglio del nastro e un tour tra gli stand. Presenti il sindaco Settimo Nizzi, l’assessora alla Cultura Sabrina Serra, Marilisa Pischedda, direttrice del festival e fondatrice di Astec, e il generale Davide Cipelletti, comandante del poligono interforze del Salto di Quirra. «Si parla di imprese e tecnologia, cose concrete che dallo spazio arrivano sulla terra per migliorare la qualità della vita dei cittadini – dice il sindaco Settimo Nizzi –. Noi siamo la città che dall'ingranaggio del Planetario di Archimede, esposto qui al museo, sa guardare al futuro puntando sullo sviluppo dell'aerospazio anche come formazione, crescita e opportunità di lavoro per i più giovani». Sulla stessa linea l’assessora Serra: «Il festival rappresenta uno stimolo per i più giovani, con la presenza dei laboratori didattici, la divulgazione scientifica e l’attenzione per le discipline Stem che sono fondamentali per il futuro delle nuove generazioni». Giacomo Cao, presidente del Distretto aerospaziale della Sardegna, ha ricordato: «Sul tavolo dell’Agenzia spaziale italiana c’è un progetto nato in Sardegna che punta a raggiungere Marte nel 2031, con un vettore italiano e tecnologia di casa nostra, con lo studio del suolo marziano e per la costruzione di elementi strutturali».

L’astronauta. Il festival proseguirà nelle giornate di domani e sabato. Tantissimi gli appuntamenti in programma. Uno degli incontri più attesi è di gran lunga quello in programma domani, 27 settembre, alle 11.30. E cioè il faccia a faccia con l’astronauta Walter Villadei dell’aeronautica militare. È lui l’ospite d’onore del Festival dell’aerospazio di Olbia.

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