La Nuova Sardegna

Olbia

L’aggressione

Olbia, due fratelli minacciati e picchiati: un’intera famiglia a processo

di Tiziana Simula

	Il tribunale di Tempio
Il tribunale di Tempio

Il gup del tribunale di Tempio ha rinviato a giudizio padre, madre e figlio

17 ottobre 2024
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Olbia. Marito, moglie e figlio, un’intera famiglia è stata rinviata a giudizio con le accuse di minacce, lesioni e calunnia nei confronti di due fratelli. Tra i due nuclei familiari evidentemente non correva buon sangue e un anno fa, in occasione di una festa campestre in una piccola frazione nelle campagne di Olbia, i due fratelli, Mauro e Daniele Bazzu, sarebbero stati – secondo le accuse – picchiati malamente da Alberto Tucconi e da suo figlio Salvatore, e minacciati da Debora Bazzu, moglie e madre dei due imputati.

La famiglia si deve difendere anche dall’accusa di calunnia, avendo incolpato dell’aggressione i due fratelli. Contro di loro avevano presentato una querela. Ma dagli accertamenti era emerso che ciò non era vero. La Procura di Tempio li ha, dunque, accusati di calunnia «per aver incolpato i fratelli Bazzu pur sapendoli innocecenti». L’episodio è stato trattato oggi, 17 ottobre, dal gup del tribunale di Tempio Marco Contu. Che, al termine della camera di consiglio, li ha rinviati tutti e tre a giudizio. Il processo si aprirà il 30 gennaio.

Mauro e Daniele Bazzu si sono costituiti parte civile con l’avvocato Giampaolo Murrighile. I tre imputati sono difesi dall’avvocato Sergio Milia. Il furibondo litigio era esploso durante la festa campestre. Stando alle accuse, Alberto Tucconi aveva cominciato a inveire contro Mauro Bazzu. Vedendo la scena, Daniele Bazzu si era precipitato per difendere suo fratello. A quel punto Alberto Tucconi lo avrebbe aggredito, minacciandolo pesantemente, anche di morte, e colpendolo con calci e pugni. Ma anche suo fratello Mauro era stato picchiato violentemente, anche lui colpito con schiaffi, pugni e calci, dal figlio di Alberto Tucconi, Salvatore, che nel frattempo li aveva raggiunti.

I due fratelli Bazzu erano finiti in ospedale, avevano riportato traumi in diverse parti del corpo, certificati dai medici dell’ospedale Giovanni Paolo II. I tre componenti della famiglia, però, avevano presentato querela sostenendo di essere stati minacciati e picchiati dai due fratelli. Cosa, poi, risultata non vera. Tutti e tre sono accusati di calunnia, padre e figlio di minacce e lesioni, la madre solo di minacce. Sarà ora il processo a fare chiarezza su quanto accaduto durante la festa campestre e ad accertare le responsabilità.

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