La Nuova Sardegna

San Teodoro Curare i dettagli, prendere iniziativa e dei rischi, ricevere e cogliere le opportunità. Potrebbe sembrare una ricetta per il successo ed effettivamente lo è. È quella che ha condotto Paolo Manca a costruire la propria azienda – la Pm landscaping service – in California, a Monterey, dove si è affermato come imprenditore e dove vive ormai da vent’anni. Nato a Buddusò, ma cresciuto a San Teodoro, ha coronato the american dream, ma ha comunque mantenuto uno stretto legame con la sua terra d’origine, dove ambisce a tornare con più frequenza, ma, soprattutto, dove vorrebbe realizzare uno dei suoi progetti.

La storia

 Ma riavvolgiamo un secondo la bobina. Arrivato in California da San Teodoro, Paolo Manca ha vissuto tutte le difficoltà che l’emigrazione impone: «Sono andato là con niente – racconta con una leggero accento americano –. Una camera costava 980 dollari e allora ne guadagnavo 1900. Non potevo permettermi la macchina, quindi andavo a lavoro in bicicletta. Ho lavorato da domenica a domenica, no stop». La paura di tornare a casa e dire che non ce l’aveva fatta e le problematiche di integrazione fanno parte del copione. Eppure, un passo alla volta, grazie soprattutto al lavoro e al college «piano, piano sei cresciuto là».

L’inizio come manovale, il ruolo da supervisore in poco tempo, la licenza come paesaggista e l’avvio di un trend che allora non era ancora diffuso: «Ho iniziato un’impresa da zero, offrendo un pacchetto completo di servizi di architettura e paesaggistica e adesso, tra i miei clienti, ci sono anche persone importanti della Silicon Valley». A conferma del suo successo professionale, la vittoria, anche quest’anno per la settima volta consecutiva, del premio “best landscaper” della contea di Monterey, ma anche il prestigioso riconoscimento come eccellenza nel business da parte del congresso americano. Ah, nel frattempo, ha pure realizzato il suo sogno di fare per qualche anno il poliziotto part time. Negli Stati Uniti, dunque, Paolo Manca ha trovato il terreno adatto per realizzarsi: «Siccome ho avuto molte opportunità, ho anche imparato a darne» – spiega Paolo, impegnato dal 2008 in attività filantropiche: «Le prime le ho svolte a favore dei giovani del Boys&girls clubs of America, una no profit per ragazzi e ragazze con problemi domestici, che si propone di riformarli. E da allora non ho più interrotto».

I motori

Un impegno, quello di Paolo Manca sul territorio che, dunque, si dispiega a 360°. Uno degli ultimi successi è legato al Monterey Motorsports Festival, una sette giorni da lui fondata, legata al mondo delle macchine, con grandi aste e migliaia di modelli esposti. Tre i motivi di vanto per Paolo. Il primo riguarda il team esecutivo dell’evento: «La squadra era tutta al femminile. In America ho imparato che le donne hanno un dono. Hanno idee, sono multitasking, curano il dettaglio e, soprattutto, sanno comunicare. Anche nella mia azienda, il 90% dell’amministrazione è fatto di donne». Il secondo motivo di vanto è l’area dedicata ai bambini, per coinvolgerli nel futuro della macchina, mentre il terzo, ma non per importanza, è il “Made in Italy globe”, un’area che celebra le macchine italiane d’epoca, ma anche quelle moderne.

Ed è qui che il sogno americano si innesta nel sogno italiano, o meglio, sardo: «Vorrei realizzare un motor show anche in Sardegna – racconta – che attiri collezionisti e appassionati, ai quali proporre un’esperienza di vero italian life style. L’idea è realizzare dei rally semi privati, a cui tutti possono assistere». Non resta che attendere l’accensione dei motori.