Olbia, allarme bomba all’aeroporto: in una borsa un pacchetto con i fili collegati
Sono scattate le procedure di emergenza ma lo scalo non è stato chiuso. Si cerca il responsabile: l’oggetto sembrava un vero ordigno
Olbia Nuovo allarme bomba all’aeroporto di Olbia, il terzo in un anno. Questa mattina, 29 ottobre, attorno alle 10.30, un dipendente dello scalo ha notato una borsa su una sedia, a poca distanza dalla libreria Feltrinelli: era mezza aperta e si vedevano chiaramente un involucro e alcuni fili che fuoriuscivano. Immediatamente sono scattate le procedure di emergenza. Si è mobilitata la polizia di frontiera guidata da Christian Puddu, poi sono arrivati i cinofili della Polaria (specializzati nel ritrovamento di esplosivi) e gli artificieri dei carabinieri. E in pochissimo tempo è stato accertato che non c’era nessuna bomba. Ma chi ha lasciato in quel punto la borsa, considerato il suo contenuto, voleva far credere che avesse realmente piazzato un ordigno.
Le indagini sono appena state avviate e proseguiranno anche in queste ore e il responsabile, appena verrà trovato, potrebbe essere denunciato per procurato allarme. L’impianto di videosorveglianza del Costa Smeralda rappresenterà di sicuro un prezioso aiuto, così come già avvenuto in passato. Non si esclude, anche se ovviamente non ci sono conferme, che lo “scherzo” possa essere collegato in qualche modo al G7 di Oliena, con l’obiettivo di creare un clima di tensione tra le personalità in arrivo.
Quando la situazione era tornata alla normalità, ecco un’altra emergenza: una valigia, che era stata consegnata al banco check in dalla sua proprietaria e che era ormai diretta verso la stiva, è stata bloccata sul rullo. Il contenuto appariva sospetto, poi si è appurato che era tutto in ordine. (s.p.)