Cane decapitato nelle campagne di Olbia, il corpo fatto a pezzi e bruciato
La denuncia della Lida su Facebook: «Insossava un collare, forse si era perduto ed è entrato nel terreno sbagliato»
Olbia Un cane è stato trovato decapitato e bruciato a Cabu Abbas, nelle campagne di Olbia. Il macabro ritrovamento, avvenuto il 15 novembre da una volontaria della Lida (Lega Italiana Difesa Animali), ha rivelato una violenza estrema: il cane, probabilmente di proprietà, è stato smembrato e il suo corpo dato alle fiamme. Sul posto, solo la testa era visibile, mentre il resto del corpo è stato rinvenuto il giorno seguente, confermando i peggiori sospetti.
«Indossava un collare Seresto - raccontano i volontari della Lida – forse il cane che si era perduto, ed è entrato per sbaglio in un terreno privato» facendo una fine orribile.
La Lida ha annunciato che presenterà una denuncia contro ignoti, nella speranza che le autorità avviino un’indagine approfondita. «Bisognerebbe perlustrare l’intera area – scrivono i volontari – potrebbero esserci altre vittime di questa barbarie».
L’associazione non risparmia critiche a chi perpetua una cultura violenta nei confronti degli animali, puntando il dito contro atteggiamenti che restano spesso nascosti nelle campagne. «Non tutti gli allevatori agiscono così - precisano – ma i casi di cronaca dimostrano che la pratica è tutt’altro che rara». La Lida invita chiunque abbia informazioni utili a farsi avanti, per fare giustizia a questa povera anima e denunciare la violenza sugli animali, che rappresenta un pericolo anche per la società.
Proprio ieri, sulle pagine della Nuova Sardegna, era stata data la notizia della fine atroce di un altro cane. Legato e lasciato a morire di fame alla Maddalena.