La Nuova Sardegna

Olbia

Oggi 18 novembre

L’alluvione undici anni dopo: un dolore che non finisce mai

di Marco Bittau
L’alluvione undici anni dopo: un dolore che non finisce mai

A Olbia la cerimonia sul lungomare per commemorare le nove vittime del ciclone Cleopatra

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Olbia Undici anni fa l’inferno di acqua e fango che colpì al cuore Olbia e la Gallura. Travolte dalla piena morirono 13 persone, sei in città, tre nella voragine di Monte Pino e quattro ad Arzachena. Per tutti, il 18 novembre sarà per sempre il giorno del dolore e della memoria, un monito affinché una tragedia simile non si ripeta mai più, ma anche un impulso a completare l’opera di ricostruzione (la strada di Monte Pino) e di risarcimento per le perdite umane e i danni subiti. In memoria delle vittime dell’alluvione, oggi, 18 novembre, il Comune di Olbia ha organizzato una celebrazione solenne, una funzione religiosa, alla quale è invitata a partecipare tutta la popolazione.

Si terrà alle 16 sul lungomare San Josemaria Escrivà de Balaguer, dove è stato realizzato il monumento in memoria delle 9 persone che hanno perso la vita nel territorio comunale devastato dalla furia dell’acqua e del fango. Nove colonne di granito scolpite dall’artista Nicola Filia, l’una diversa dall’altra, tutte affacciate sullo specchio di mare del vecchio Porto Romano. Ogni statua rappresenta ciascuna delle vittime e la storia della sua lotta impari contro il ciclone. Così la piccola Morgana Giagoni (2 anni) e la mamma Patrizia Corona (42 anni), inghiottite dall’acqua del canale in via Belgio mentre cercavano di rientrare a casa nell’auto guidata dal papà di Morgana e compagno di Patrizia, unico sopravvissuto a quella tragedia. Stessa sorte per Francesco Mazzoccu (35 anni) e il suo piccolo figlio Enrico (4 anni), travolti da un fiume di fango mentre cercavano riparo su un muretto, a Raica, nella periferia di Olbia. Invece erano morte nella loro casa Anna Ragnedda (83 anni), allettata in via Lazio, e Maria Massa (88 anni) nella sua casa in via Romania. Tre i morti nella strada di Monte Pino: Bruno Fiore (68 anni), Sebastiana Brundu (61 anni) e Maria Loriga (54 anni), sprofondati in una voragine mentre percorrevano sulle loro auto la provinciale 38bis verso Tempio. Dal Comune di Olbia giunge un appello rivolto ai cittadini per partecipare questa sera alla commemorazione in via Escrivà. «È un’importante occasione per stringerci tutti nuovamente intorno ai familiari delle vittime – così il sindaco Settimo Nizzi –. Il loro ricordo è sempre vivo nelle nostre menti e nei nostri cuori. Pertanto invitiamo tutti i cittadini a partecipare a questo momento di raccoglimento».

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