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Sanità malata

Bimba aspetta da quasi un anno per togliere le tonsille

Bimba aspetta da quasi un anno per togliere le tonsille

Olbia, la denuncia della madre: «Mia figlia, sempre malata, è in lista d’attesa per essere operata ad Alghero»

23 novembre 2024
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Olbia «Mia figlia ha otto anni e da quando è nata si ammala di continuo. Bronchioliti, broncopolmoniti, streptococco. E poi il Covid, tre volte. Le sue tonsille sono enormi, quasi si toccano tra loro: per lei è un calvario. Il 5 gennaio 2024 è stata messa in lista d’attesa ad Alghero per essere sottoposta a un intervento di tonsillectomia. Ho chiamato più volte, per sapere se si fosse liberato un posto. Ma niente. Dobbiamo aspettare». Le parole sono di una madre che non ce la fa più. Non ce la fa più a vedere la sua bambina sempre a casa, con la febbre, con i mal di gola che non l’abbandonano, con difficoltà nella respirazione «e con le difese immunitarie ormai indebolite».  Ha fatto di tutto, è andata persino fuori dalla Sardegna per cercare un ospedale dove potessero operare la bimba, ma ovunque «mi dicevano di aspettare perché non c’era l’urgenza. Ma una sofferenza senza fine non è forse un’urgenza?».

Reparto chiuso In Gallura il reparto di Otorinolaringoiatria non c’è più. Funzionava al “Paolo Dettori” di Tempio, e funzionava anche bene con un numero altissimo di accessi e tanti piccoli pazienti. Poi la chiusura dell’unità operativa: niente più interventi e solo visite ambulatoriali. Stesso discorso a Olbia dove lavorano ora due otorini, trasferiti da Tempio, che non possono ancora operare. E così le famiglie devono rivolgersi altrove.

La storia «L’odissea di mia figlia è cominciata quando aveva solo tre mesi e mezzo. Prese la bronchiolite e rimase ricoverata, con l’ossigeno, per alcuni giorni. Ci volle tempo, comunque, prima che potesse guarire, ma la tregua è durata poco. Tanto che, proprio perché sempre malata,  non è riuscita quasi a frequentare la scuola materna. Aveva tosse, febbre, broncospasmo, dolore forte e costante alla gola e ho perso il conto delle tante terapie a base di antibiotici e cortisone. L’ho portata a Cagliari da un pneumologo, poi le ho fatto fare molti altri accertamenti. Sì, so bene che si tende sempre ad aspettare prima di sottoporre un bambino a una tonsillectomia, perché a volte con il tempo la situazione migliora. Ma non è stato il caso di mia figlia. Tanto che in prima elementare è stata assente per 63 giorni. Adesso frequenta la terza e il quadro clinico non è cambiato, anzi è peggiorato. Ma finalmente l’ultimo otorino che l’ha visitata, dopo tanti  rinvii, non ha esitato: “La bambina deve essere operata”.

L’attesa  «Ho così portato mia figlia ad Alghero lo scorso mese di gennaio – continua la donna -. E’ stata controllata, hanno  detto sì all’intervento, ma non subito. Quando, allora? L’hanno messa in lista d’attesa e sicuramente saranno tantissimi i bambini in fila. Ma è quasi passato un anno e non è arrivato nessun segnale. Intanto la bambina ha già perso altri 30 giorni di scuola. E il suo calvario continua». (s.p.)

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