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Archeologia

A Olbia il punto sui beni culturali: si parlerà anche del caso navi romane


	I relitti come si presentavano a marzo nell'area dell'ex Artiglieria
I relitti come si presentavano a marzo nell'area dell'ex Artiglieria

Il 18 dicembre al museo la presentazione dei progetti di recupero e valorizzazione in corso in città

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Olbia. L’obiettivo è fare il punto sullo stato dei beni culturali olbiesi e sui progetti messi in campo per la loro valorizzazione. Per questo mercoledì 18 dicembre, alle 17.30 al museo archeologico, si terrà un incontro pubblico promosso dal Comune insieme alla Soprintendenza e al Segretariato regionale del ministero della Cultura. «Invitiamo tutti i nostri concittadini a partecipare per essere informati sullo stato dell’arte della valorizzazione di questo grande patrimonio all’interno della nostra città» dice il sindaco Settimo Nizzi.

Si parlerà di diversi interventi e anche del caso navi romane. Cioè dei relitti che si trovano nell’ex Artiglieria e dei quali, nove mesi fa, La Nuova Sardegna aveva mostrato il pessimo stato di conservazione dopo anni di abbandono sotto le intemperie. Relitti che, come si legge in una nota, potranno contare ora una nuova sistemazione e finire anche al centro di nuovi progetti di restauro e di studio da parte della Soprintendenza. Lo scorso giugno il consiglio comunale, all’unanimità, aveva votato una mozione presentata dal consigliere Eugenio Carbini con l’obiettivo di impegnare la giunta a chiedere aiuto anche al ministero pur di mettere in sicurezza i resti delle navi trovate 25 anni fa nello scavo del tunnel. Del futuro dei relitti se ne parlerà dunque mercoledì: una volta recuperati, saranno in qualche modo valorizzati all’interno dell’ex Artiglieria. Una area dove, nel frattempo, il Segretariato regionale ha ristrutturato due capannoni, dove saranno esposti diversi reperti e anche creato uno spazio polifunzionale. Anche di questo progetto se ne parlerà il 18.

Tra le altre cose, saranno illustrati il piano di valorizzazione del nuraghe Belveghile e anche gli interventi di conservazione che interessano le altre antiche navi (due romane e una medievale) esposte all’interno del museo archeologico

«Noi continueremo a prenderci cura e a mettere in luce questo patrimonio dal valore inestimabile – conclude il sindaco Nizzi –. Ringraziamo la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro per il grande lavoro e lo spirito collaborativo senza il quale non sarebbe possibile raggiungere i risultati ottimali che tutti auspichiamo». Olbia – come si legge in una nota del Comune – si appresta a diventare un laboratorio europeo della cultura e della creatività urbana. Entra infatti nel vivo «la programmazione europea 2021-2027 attraverso nuovi strumenti di co-progettazione dedicati alla salvaguardia e alla valorizzazione del patrimonio culturale con l’obiettivo primario dell’inclusione sociale attiva e, al contempo, al rafforzamento della coesione economica nei settori culturali e creativi». (d.b.)

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