Tempio, il reparto di Cardiologia chiude per ferie
Ecco quando scatterà lo stop e cosa succederà in caso di emergenza
Tempio Chiuso per ferie. Più che legittime e dovute, comporteranno però la chiusura, seppure temporanea, di ciò che rimane del reparto di Cardiologia del “Paolo Dettori”. Dal 23 dicembre pazienti e personale dell’ospedale cittadino dovranno fare i conti con l’ennesima, spiacevole novità: la chiusura per quasi due settimane di uno dei pochi servizi ancora operativi grazie alla dedizione del personale che ci lavora. È fortunatamente una chiusura temporale, ma la notizia, diffusa dal consigliere di minoranza Alessandro Cordella, è di quelle che, per restare in tema, non rallegrano il cuore e che fanno temere che anche uno degli ultimi servizi imprescindibili dell’ospedale, seppur ridotto ormai all’impiego di una sola unità, conosca lo stesso destino riservato ad altri. Ciò malgrado, continua a battere il cuore dell’ospedale “Paolo Dettori”. Continua a sopravvivere alle tante difficoltà che nessuno osa misconoscere o sottovalutare. Batte a dispetto di servizi che vengono a mancare e che non sempre vengono poi ripristinati.
Il lungo elenco di reparti e figure professionali che non fanno più parte dell’offerta sanitaria della struttura viene puntualmente aggiornato dal sindaco della città, che della sanità locale e gallurese è chiamato a occuparsi nella triplice veste di primo cittadino e presidente di Distretto e Consulta. «Penso – ha dichiarato, a questo proposito, Cordella nell’ultimo consiglio comunale – ai due medici di Otorino, trasferiti dalla sera alla mattina. Così è ancora oggi, per esempio, per quel che rimane della nostra declassata Pediatria. I nostri pediatri sono chiamati a coprire la carenza di personale nella Pediatria di Olbia, riducendo il loro servizio in alta Gallura. Potrei citare gli anestesisti, i medici di Emergenza urgenza, la Radiologia, la Fisiatria, l’Ortopedia, la Dialisi che ha perso un medico a giugno di quest’anno e credo non rimpiazzato, e via dicendo. Ma anche l’ufficio ticket, chiuso i pomeriggi e i sabato mattina con disagi enormi per chi ne ha necessità». Elenco lunghissimo in cui di tanto in tanto figura anche Cardiologia. «Cardiologia che risulterà chiusa dal 23 dicembre al 2 gennaio 2025. Come dire: buona fine e buon principio. Ancora una volta il reparto è costretto a sospendere il servizio. Un servizio vitale. Anche per questo reparto ricordo la soddisfazione del nostro sindaco nel comunicare alla comunità e al territorio l'avvenuta nomina del direttore di cardiologia del presidio».
Nomina che fornirebbe garanzie al reparto e all’intero ospedale e che, invece, pur rientrando tra le numerose lagnanze inoltrate all’assessore regionale Bartolazzi, tarda a venir fatta. «L’unica cardiologa in servizio e sofferenza da anni, che va ammirata e ringraziata per lo spirito di abnegazione che dimostra quotidianamente, va in ferie col contagocce, pur di non lasciare scoperto il territorio. In buona sostanza – commenta Cordella – dirige sé stessa». Chi nei prossimi giorni dovesse avere bisogno del suo intervento dovrà sbrigarsela diversamente. Se, in sua assenza, un paziente con problematiche cardiologiche dovesse presentarsi al pronto soccorso, al personale in servizio non resterebbe che fare un elettrocardiogramma, inviarlo a un’altra struttura, quasi sicuramente Olbia, restare in attesa del referto, che potrebbe determinare il trasferimento d’urgenza in un altro presidio.