La Nuova Sardegna

Olbia

Lo spopolamento

Tempio continua a perdere abitanti, ma nel 2024 sono nati più bambini

di Giuseppe Pulina
Tempio continua a perdere abitanti, ma nel 2024 sono nati più bambini

Il sindaco Gianni Addis: «Nel dato delle nascite voglio vedere una certa speranza, un certo ottimismo»

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Tempio Il saldo tra il numero delle nascite e quello di chi nel frattempo è venuto a mancare continua a essere negativo. Si allunga la speranza di vita e questo significa che la popolazione è sempre più vecchia. Il trend sembrerebbe essere negativo, ma non è detto che la fredda aritmetica dei numeri dia sempre ragione di tutto. La pensa così, ad esempio, il sindaco di Tempio, Gianni Addis, al quale abbiamo chiesto di commentare i numeri che fotografano il profilo demografico della città.

I numeri Per farlo, naturalmente, occorre partire dai numeri del 2024 forniti dall’ufficio anagrafe. Il primo dei quali è quello del totale dei residenti: 13.122 al 31 dicembre 2024 e non più 13.238, come risultò a fine 2023. Più nel dettaglio, i numeri del 2024 registrano 54 nati e 156 morti. Se la matematica non è un'opinione, significa che nel computo generale della popolazione residente si contano 116 persone in meno. Altri numeri dicono che in Comune sono stati formalizzati 8 matrimoni civili e 15 unioni concordatarie. Il conto dei matrimoni celebrati in chiesa viene confermato da don Efisio Coni. «Sono stati diciotto – precisa il canonico della cattedrale – più o meno come lo scorso anno». Numeri e tendenze confermano, quindi, un processo già in corso – quello della progressiva riduzione del totale dei residenti – ma non vanno tanto oltre cifre e stime degli anni passati. E forse è proprio questo che fa dire al sindaco che, se osservato da una prospettiva non troppo scoraggiante, il bicchiere, alla fine, potrà sembrare non così vuoto. «La tendenza è negativa per tutte le zone interne e noi non facciamo eccezione, anche se in qualche modo il fatto che si abiti in una città aiuta rispetto ad altri centri. La nostra è una città in cui si vive bene, ci sono tutti i servizi, al di là di qualche carenza dei servizi sanitari. Tutto sommato, non è una situazione così negativa. Io vedo una leggera ripresa a questo proposito, anche per l’umore che si percepisce in giro». Servirebbe un numero per dare forza all’analisi del sindaco. E il numero, portato in dote da una cicogna generosa, sembrerebbe esserci.

Le nascite «Ci sono 7 nati in più rispetto al 2023 – prosegue Gianni Addis –, e questo è un dato confortante perché significa che giovani coppie hanno deciso di mettere al mondo qualche figlio in più. Evidentemente fanno conto su una certa sicurezza di vita e su una prospettiva tranquilla. Sono fenomeni sociologici che, naturalmente, devono essere studiati e approfonditi. Per il resto, la situazione è quella che le cifre ci dicono». Guai però ad arrendersi davanti all’arida evidenza dei numeri. «Queste cifre, analizzate freddamente, sembrerebbero negative – conclude il sindaco –. Io, invece, voglio vedere una certa speranza, un certo ottimismo, perché quel dato dei nati è significativo e perché si è contenuta la spinta allo spopolamento che in molti altri centri è più evidente e marcata». Da verificare e analizzare sarà, ad esempio, il flusso che regola il rapporto tra chi si è trasferito in città e chi è andato a vivere da un'altra parte.

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