Omicidio di Luras, processo in Corte d’Assise per Fabio Malu
Il 32enne è stato rinviato a giudizio, è accusato di aver ucciso il suo compaesano Davide Unida colpendolo col tubo di un aspirapolvere
Luras Fabio Malu, accusato di aver ucciso il suo compaesano Davide Unida colpendolo col tubo di un aspirapolvere, è stato rinviato a giudizio, oggi 10 gennaio, dal gup del tribunale di Tempio, Alessandro Cossu. Il processo in Corte d’Assise, a Sassari, comincerà l’8 aprile. Il 32enne di Luras, difeso dall’avvocato Giampaolo Murrighile, deve rispondere di omicidio volontario aggravato da futili motivi. Da ieri 9 gennaio, Fabio Malu si trova in carcere. Il giudice ha disposto l’aggravamento della misura per aver violato l’obbligo di dimora a Tempio. Il 32enne è stato arrestato e condotto a Bancali dai carabinieri mentre si trovava in tribunale, poco prima che cominciasse l’udienza preliminare del processo nei suoi confronti. Udienza che è stata rinviata a oggi. Il difensore ha chiesto al giudice la revoca dell’aggravamento della misura. In proposito, il giudice si è riservato.
Al termine della camera di consiglio ha, invece, deciso il rinvio a giudizio dell’imputato. Che sarà processato davanti ai giudici della Corte d’Assise. Tra i due compaesani c’erano forti dissapori. Secondo la ricostruzione dei fatti, Unida, aveva affrontato con un’ascia l’ex amico che nel frattempo aveva raggiunto una via vicina ed era rispuntato brandendo un tubo metallico. L’aggressione era avvenuta nel centro di Luras al culmine di una lite, l’8 luglio 2023. Davide Unida era morto quattro giorni dopo a causa delle gravissime lesioni riportate alla testa. I genitori della vittima e due fratelli si sono costituiti parte civile con l’avvocato Sergio Milia. (t.s.)