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La tragedia di Isola Rossa: i due pescatori morti per i traumi dopo lo schianto sullo scoglio

La tragedia di Isola Rossa: i due pescatori morti per i traumi dopo lo schianto sullo scoglio

L’esito dell’autopsia sui corpi di Maurizio Rossi e Pietro Satta, si attende ora la perizia sull’imbarcazione

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Isola Rossa Sono morti a causa dei gravi traumi riportati nel violento schianto contro uno scoglio, Maurizio Rossi, genovese di 77 anni ma residente a Trinità d’Agultu, e Pietro Satta, sassarese, di 48 anni. Un impatto fatale che ha provocato la morte immediata dei due amici pescatori usciti per una battuta di pesca nella notte tra il 24 e il 25 gennaio nelle acque dell’Isola Rossa e mai più ritornati a casa. È questo l’esito dell’autopsia eseguita nella mattinata di oggi, 4 febbraio, dal medico legale Angela Seddaiu, incaricata dalla Procura di Tempio.

All’esame autoptico hanno partecipato anche i consulenti di parte: i medici legali Salvatore Lorenzoni, per la famiglia Rossi, e Francesco Serra, per la famiglia Satta. Quest’ultima è assistita dall’avvocato Gabriele Satta. Si attende ora la perizia sul semicabinato “Garupa”,  un Key Largo 22 della Sessa Marine di sei metri, con motore da 150 cavalli, ancora sotto sequestro.  Lo squarcio nella prua è un elemento che conferma che c’è stato un impatto violento contro lo scoglio, in seguito al quale la barca si è rovesciata senza lasciare scampo ai due amici.  La tragedia era avvenuta nel tratto di mare di Punta Canneddi.

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