Porto Rotondo «Io e il principe eravamo amici. Portofino, la Svizzera, prima ancora della Sardegna. Da giovani studiavamo insieme e andavamo a sciare. Abbiamo anche fatto qualche gara. Era una persona straordinaria, grande imprenditore e uomo di infinita generosità». Il conte Luigi Donà Dalle Rose ricorda l’amico Aga Khan. Questa mattina, 5 febbraio, in una assolata e semideserta Porto Rotondo ha festeggiato il suo ottantaseiesimo compleanno, ma quando è stato raggiunto dalla notizia della morte del principe a Lisbona un velo di tristezza ha avvolto la sua giornata.
Due storie parallele quelle del principe ismailita e del conte veneziano che nei primi anni Sessanta hanno fondato rispettivamente Porto Cervo e Porto Rotondo, due modelli turistici di riferimento universale, capaci di aprire alla Sardegna le porte del turismo, soprattutto quello d’eccellenza, ma anche di cambiare la percezione dell’isola nel mondo, da semisconosciuto punto nella carta geografica a luogo mitologico dell’industria delle vacanze, con tutto ciò che consegue dal punto di vista economico, sociale e di costume.
«Io venivo in Sardegna già prima della nascita di Porto Rotondo, con la barca di mio padre. Era la fine degli anni Quaranta - ricorda il conte Donà Dalle Rose –. Anche lui veniva nell’isola ben prima della Costa Smeralda, quando non era ancora l’Aga Khan. Ricordo che aveva acquistato le isole di Mortorio e Soffi che poi aveva donato allo Stato. Era fatto così, una persona straordinariamente generosa e con una visione dell’isola che considerava l’aspetto economico ma anche quello della tutela ambientale. Già allora, quando di ambientalismo non si parlava».
Pochi anni separano la costruzione di Porto Cervo ad Arzachena e di Porto Rotondo a Olbia, ma tra i due borghi turistici c’è sempre stata una sana competizione e nulla di più. «Nessuna rivalità – conferma il conte –. Io stesso andavo spesso a Porto Cervo, allo Yacht club Costa Smeralda o al Golf club, e anche lui veniva a Porto Rotondo. L’ultima volta che ci siamo visti è almeno vent’anni fa, cioè da quando lui ha lasciato la Sardegna, però i nostri rapporti sono sempre rimasti amichevoli».