La Nuova Sardegna

Olbia

Trasporti marittimi

Sardegna-Corsica si cambia ancora: riparte la linea Santa Teresa-Bonifacio

di Marco Bittau
Sardegna-Corsica si cambia ancora: riparte la linea Santa Teresa-Bonifacio

Ecco da quando e con quali navi verranno coperti i collegamenti con la Francia

3 MINUTI DI LETTURA





Golfo Aranci Mentre la motonave Moby Zaza arranca da mesi sull’improbabile linea Golfo Aranci-Porto Vecchio, sul fronte dei collegamenti marittimi tra la Sardegna e la Corsica si profila all’orizzonte un nuovo colpo di scena. Si riattiva la linea Santa Teresa-Bonifacio e ritornano in corsa i due traghetti Ichnusa e Giraglia, che evidentemente hanno completato i lavori di manutenzione che a lungo li hanno tenuti in cantiere a Livorno e Genova.

Il rientro in servizio sarebbe previsto nella prima settimana di marzo per la Ichnusa, mentre per rivedere navigare in Sardegna la Giraglia si dovrebbe aspettare ancora un mese, cioè la fine di marzo. Potrebbe essere l’epilogo di una stagione di polemiche e di pesanti disagi per i lavoratori pendolari e per gli autotrasportatori che operano tra le due isole. Il condizionale è d’obbligo, perché in materia di trasporti marittimi Sardegna-Corsica il tempo e i modi sinora si sono rivelati una variabile assolutamente imprevedibile.

Attore protagonista di questa manovra è naturalmente Moby, la compagnia di navigazione titolare della convenzione stipulata con la Regione Sardegna per garantire i collegamenti marittimi in regime di continuità territoriale con onere di servizio pubblico. Un ruolo fondamentale però è stato svolto dalla Regione Sardegna, l’assessorato ai Trasporti, che ha pressato anche energicamente la compagnia. E poi il Comune di Santa Teresa, nella persona della sindaca Nadia Matta, che ha interpretato il disagio del suo paese “espropriato” del collegamento marittimo con la vicina Corsica, vitale per l’economia locale. È stata proprio la sindaca Nadia Matta ad annunciare oggi, 22 febbraio, nel suo profilo Facebook la svolta nelle trattative serrate con Moby e Regione.

«Nella prima settimana di marzo, entrerà in servizio la nave Ichnusa, noleggiata dalla compagnia Moby – dice la sindaca –. A fine marzo, invece, la nave Giraglia sarà operativa nella tratta Bonifacio–Santa Teresa dopo aver subito interventi di manutenzione durante questi mesi». «Dal 1º aprile, la tratta sarà coperta dalle navi Giraglia e Ichnusa, quest’ultima riprenderà a viaggiare con la propria compagnia e non più in affitto con Moby».

In queste ultime settimane si era parlato a lungo e non senza polemiche anche di un possibile impiego della nave Liburna, flotta Toremar (gruppo Moby) impegnata all’Elba, in Toscana. «Per quanto riguarda la nave Liburna – spiega la sindaca di Santa Teresa – non è stata concessa alcuna deroga per operare in acque internazionali. La compagnia Moby sta attualmente completando tutte le pratiche necessarie affinché la nave soddisfi i requisiti per un’autorizzazione definitiva. Questo processo include non solo la presentazione di ulteriore documentazione, ma anche l’installazione di attrezzature aggiuntive che renderanno la nave conforme alle norme vigenti. Le attrezzature sono già state ordinate e, non appena arriveranno, la nave sarà messa in secco per effettuare tutti gli interventi necessari. Dopo qualche mese potrà essere operativa». Insomma, la disponibilità della Liburna è ancora piuttosto remota e potrebbe eventualmente coprire il ruolo di terza nave per assicurare la continuità del trasporto. «La speranza – conferma Nadia Matta – è che, con tre navi disponibili, si possa garantire la continuità e l’efficienza dei servizi di trasporto marittimo tra Sardegna e Corsica sulla tratta Santa Teresa –Bonifacio. Questa rotta è particolarmente vantaggiosa per gli autotrasportatori, che in questi mesi, insieme alle aziende che commerciano da e per la Corsica, hanno subito gravi danni. È fondamentale che le autorità competenti monitorino costantemente la situazione, assicurando che le compagnie marittime rispettino gli obblighi contrattuali e garantiscano un servizio di qualità, evitando ulteriori disagi e danni economici alle imprese e ai cittadini».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Primo piano
Il pontefice

Si aggravano le condizioni di Papa Francesco: «È in prognosi riservata»

Le nostre iniziative