Chiese e monumenti
San Simplicio, gli olbiesi contestano il condizionatore d’aria
I ribelli gridano allo scempio, ma le unità esterne sono dentro un box che “salva” la basilica
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Olbia È bastata l’installazione di un impianto di climatizzazione a suscitare tante polemiche da turbare il riposo secolare di San Simplicio. Soprattutto le due grandi unità esterne dell’impianto, montate di fianco alla basilica, con vista su via Fausto Noce, hanno scatenato la reazione veemente di molti olbiesi, soprattutto sul web. Uno scempio, questa l’accusa: due autentiche brutture azzurre messe lì a rovinare il profilo monumentale della chiesa più importante della Gallura.
A sostenere questa tesi una fotografia che mostra effettivamente due macchinari azzurri, visibili da un chilometro di distanza, proprio a ridosso della parete della basilica di San Simplicio. In realtà, la questione si poteva risolvere in un attimo e senza troppe polemiche. Bastava, infatti, recarsi sul posto e vedere con i propri occhi lo stato dell’opera. In particolare, già ieri le due unità esterne dell’impianto di climatizzazione si mostravano alloggiate in un box a fessure realizzate con materiale ultrasolido e resistente alle intemperie e di colore scuro che non fa certo a pugni con il profilo della chiesa. Una montatura, dunque? Probabilmente no, ma certo è che la fotografia con i due “mostri” azzurri è stata scattata giorni fa, quando i lavori non erano ancora conclusi. Tanto però è bastato a scatenare le solite polemiche via social.
La vicenda dell’impianto di climatizzazione da installare nella basilica parte da lontano. Esattamente dalle estati torride di questi ultimi anni, che hanno costretto addirittura il parroco di San Simplicio, don Antonio Tamponi, a sistemare la sera banchi di sedie nella piazza davanti alla chiesa in modo da celebrare la messa all’aperto e sfuggire all’insopportabile calura estiva all’interno della basilica. (m.b.)
