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Noemi Tali, la stella del ghiaccio con il cuore in Gallura

di Gianna Zazzara
Noemi Tali, la stella del ghiaccio con il cuore in Gallura

La giovane, nata a Milano ma con origini ad Aglientu, ha conquistato l’oro ai Mondiali juniores di pattinaggio

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Sassari C’è anche un po’ di Sardegna nella grazia con cui volteggia sul ghiaccio Noemi Tali, la nuova regina mondiale del pattinaggio di figura. Insieme al partner, lo statunitense Noah Lafornara, ha appena conquistato la medaglia d’oro nella danza sul ghiaccio ai Mondiali Junior 2025, in Ungheria. Noemi, vent’anni il prossimo 22 marzo (auguri!), è nata a Milano ma i suoi ricordi di bambina sono tutti in Gallura. Ad Aglientu, in particolare, paese natale del papà Pierfranco, noto dirigente d’azienda. «Fin da bambina ho trascorso tutte le estati a Portobello, non vedo l’ora di tornare». Ma non sarà così semplice ritagliarsi una vacanza perché Noemi adesso è super impegnata con gli allenamenti. La vittoria dei Mondiali junior le ha infatti aperto le porte alle qualificazioni dei Giochi di Milano-Cortina 2026 e la “mezza-sarda” (come ama definirsi) è una delle poche italiane di talento che possono ambire al podionell’Olimpiade di casa.

Ai Giochi di Milano-Cortina 2026 mancano solo 11mesi.
«Quando ho saputo che le Olimpiadi si sarebbero tenute nella mia città non potevo crederci. Sarebbe un sogno parteciparvi. I mondiali in Ungheria erano l’ultima gara juniores, ora io e il mio partner parteciperemo nella categoria seniores. A settembre si apre la finestra delle qualificazioni, ce la metteremo tutta».

Un passo indietro, come è iniziata la passione per i pattini?
«Per caso. Mia mamma ha portato me e mia sorella al Forum di Assago a fare una prova e non li ho più abbandonati, avevo 5 anni ed è stato amore a prima vista».
Ai Mondiali appena vinti lei ha incantato il pubblico, ma come si fa a volteggiare sul ghiaccio sulle sottili lame metalliche dei pattini?
«Dietro ci sono anni e anni di duri allenamenti. Sei giorni su sette tra pattinaggio, balletto e ginnastica, 4/5 ore al giorno. Un lavoro, insomma. Adesso che frequento l’Università almeno non devo più fare le levatacce al mattino perché mi sono iscritta ai corsi serali di Economia, alla Cattolica. Quando andavo al liceo la sveglia suonava alle 5.40 e mi allenavo fino alle 8.30».
Il suo partner Noah Lafornara è statunitense, dove vi siete incontrati?
«Sono state le nostre ripsettive scuole a farci incontrare, dopo che io sono stata in coppia con un altro atleta per sette anni. Con Noah è stato un incontro fortunato, ci intendiamo alla perfezione. In inverno ci alleniamo al Forum di Assago, in estate voliamo a Newington, negli Stati Uniti, per proseguire la preparazione con quelli che lo hanno cresciuto».
Una coppia d’oro, visti i risultati.
«Siamo molto orgogliosi di aver conquistato la medaglia d’oro ai Mondiali Junior di pattinaggio di figura, è la prima volta per l’Italia nella danza su ghiaccio».
In Ungheria, danzando sulle note di “Love story“ e sulle canzoni dei Bee Gees, avete battuto gli statunitensi Katarina Wolfkostin e Dmitry Tsarevski, dati per vincenti sulla carta.
«Il primo giorno nella rhythm dance abbiamo ottenuto il punteggio più alto ed eravamo molto fiduciosi per la prova del libero del giorno successivo. Abbiamo vinto migliorando il nostro primato personale. Una bella soddisfazione».

Visto che danza sul ghiaccio preferirà il freddo al caldo.
«Direi proprio di no, amo il mare,d’altronde sono mezza sarda. Quando le mie amiche mi chiamano dalla spiaggia mentre mi sto allenando muoio d’invidia».
Oltre all’amore per la Sardegna cosa condivide con suo padre?
«La passione per il Cagliari, siamo due tifosi accaniti».

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