La Nuova Sardegna

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Il caso

Michael Frison scomparso nel luglio 2024: cosa sappiamo, gli appelli, la speranza

di Serena Lullia

	Il giovane avvistato ad Aglientu e a destra Michael Frison
Il giovane avvistato ad Aglientu e a destra Michael Frison

La mamma Cristina Pittalis prosegue la ricerca del figlio 25enne: «Se lo vedete fermatelo e parlateci. Potreste fare la differenza»

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Sassari Scomparso nel nulla. Ma non nei cuori delle tante persone che dal 13 luglio 2024 continuano a cercarlo. Dal giorno in cui di Michael Frison, 25 anni, inglese di origine sarde, si sono perse le tracce. A tenere alta l’attenzione in tutti questi mesi, la mamma Cristina Pittalis, una donna dal coraggio e dalla forza straordinaria. Che in tutto questo tempo non ha mai smesso di cercare, di lanciare appelli non solo attraverso la sua pagina Fb e i media nazionali, ma anche attraverso tv e giornali inglesi. 

A inizio aprile mamma Cristina è rientrata in Sardegna. Lei viveva in Inghilterra con Michael e il figlio più piccolo. Poi la sua vita è stata travolta dalla scomparsa di Michael nell’estate dello scorso anno. Il ragazzo aveva deciso di trascorrere qualche giorno in vacanza in Sardegna, prima a casa dei nonni, nel sassarese, poi insieme all’amica Niomi in uno stazzo gallurese, nella zona di Luras, ospiti di una coppia tedesca. Al secondo giorno di permanenza, secondo quanto raccontato dall’amica Niomi, il ragazzo avrebbe indossato scarpe da tennis e indumenti da trekking lasciando cellulare e portafogli, per fare una camminata mattutina. Per poi scomparire nel nulla. L’allarme solo 48 ore dopo. Niomi dichiara agli inquirenti di aver trovato gli indumenti di Michael a poca distanza dallo stazzo. Partono le ricerche: forze dell’ordine, pastori, volontari con in testa mamma Cristina, battono le campagne tra Luras e Luogosanto senza sosta. I cani molecolari, dopo aver seguito una traccia ben chiara, smettono di captare l’odore di Michael. 

Come prevede la legge, dopo un mese le ricerche si fermano. Quelle ufficiali. Perché mamma Cristina non smette di lanciare appelli e di trovare la solidarietà e la collaborazione della gente di Gallura. E nel frattempo vanno avanti anche le indagini degli inquirenti. Tanti gli appelli lanciati sui social e sui media. In particolare a Niomi, la ragazza che stava trascorrendo le vacanze con Michael e che, nonostante le continue richieste di Cristina Pittalis, non si è mai messa in contatto con lei. La donna affiancata dall’avvocato Maria Marras cerca di fare chiarezza su una vicenda con molti lati oscuri. Tante le ipotesi circolate, ma mai confermate, tra cui quella che ha preso piede sul web  alla fine dello scorso anno e che vedrebbe Michael Frison vittima di un rapimento da parte di una setta. La madre del giovane ha sempre respinto l'ipotesi dell'allontanamento volontario ma ha sempre sostenuto che ci siano persone che sanno ma che stanno tacendo. 

Nei giorni scorsi una segnalazione ha riacceso le speranze. Un giovane con i capelli lunghi e uno zaino in spalla, molto somigliante a Michael è stato avvistato ad Aglientu e ad Arzachena. Cristina Pittalis rinnova l’appello a tenere alta l’attenzione, e nel caso in cui si veda un ragazzo che assomiglia a Michael di fotografarlo e avvisare le forze dell’ordine. «Fate foto, contattate le forze dell'ordine, fermatelo e parlateci. Lo so che non è facile fermare un estraneo per strada e iniziare una conversazione, ma ve lo chiedo con il cuore Fermatelo e parlate...non c'è niente di male, e potreste fare la differenza!», il disperato appello della mamma coraggio. 

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