Emergenza, arriva l’accalappiacani
SEDILO. Le proteste sono fioccate numerose e il Comune ha deciso di usare la mano pesante contro chi non osserva le regole sul possesso degli animali da affezione. Alle lamentele dei cittadini stufi...
SEDILO. Le proteste sono fioccate numerose e il Comune ha deciso di usare la mano pesante contro chi non osserva le regole sul possesso degli animali da affezione. Alle lamentele dei cittadini stufi di subire i disagi provocati dalla circolazione dei cani lasciati incustoditi dai proprietari, l’amministrazione comunale risponderà sguinzagliando l’accalappiacani.
«I cani in libertà sono diventati un’emergenza», si legge in una nota pubblicata on line sul sito web dell’ente. Ne sanno qualcosa i cittadini che sono stati infastiditi dall’invadenza di qualche esemplare particolarmente esuberante o aggressivo, che devono rimuovere dalle pertinenze di casa le deiezioni lasciate da animali di proprietà altrui, o che ne hanno dovuto sopportare la presenza in luoghi in cui non è consentito l’accesso, come il cimitero, dove un branco di cuccioli è stato sorpreso più volte a scorrazzare fra le lapidi. Secondo la nota diffusa dall’amministrazione, sono decine le famiglie che ignorano le prescrizioni sulla microchippatura e sull’uso di guinzaglio o museruola per l’animale che circola negli spazi pubblici. Per inibire i comportamenti non corretti di proprietari e conduttori l’amministrazione segnalerà all’accalappiacani dell’Asl ogni esemplare privo di microchip che sarà sorpreso a vagabondare in paese. Nel contempo ha stanziato risorse del bilancio per provvedere al mantenimento dei randagi nei canili.
Il problema è stato trattato anche dal Consiglio comunale. Portando ad esempio un Comune del Marghine che spenderebbe 10.000 euro all’anno per la custodia dei randagi nei rifugi, il capogruppo di minoranza Gianni Meloni ha paventato l’ipotesi che questi provvedimenti, anziché mettere un freno al fenomeno, possano incoraggiare i trasgressori a non denunciare la proprietà dei cani. Per una linea più intransigente si è dichiarata anche l’assessore Emanuela Pira, che ha suggerito di autorizzare la polizia municipale a richiedere il controllo di microchip al proprietario che porta a spasso il cane al guinzaglio. (mac)