Con i tassi di interesse in discesa, nell’isola è boom di mutui
I tagli dalla Bce portano un effetto a cascata sul mercato del credito. Richieste su del 50%, le banche aumentano il plafond per i finanziamenti
Sassari L’effetto delle sforbiciate di Francoforte arriva sino alle case dei sardi. L’onda lunga dei tagli dei tassi di interesse praticati dalla Banca centrale europea rende più convenienti i mutui, provocando due effetti a cascata: da un lato un aumento delle richieste di finanziamento per l’acquisto di immobili, dall’altra un adeguamento ai volumi da parte degli istituti di credito, che stanno facendo progressivamente crescere la quantità di fondi a disposizione della clientela per questo tipo di finanziamenti.
Tassi più convenienti
Già da diversi mesi il mercato del credito viaggia spedito sia a livello nazionale che in Sardegna, macinando accensioni di mutui a ritmi sempre più alti, con un trend di crescita che va oltre il 10% su base trimestrale. Se nel dicembre 2023 i tassi di interesse sui mutui per la prima casa si aggiravano intorno al 4,5%, già a metà 2024 il dato era al 3,8%, a novembre si attestava al 3,2%. Per questo primo trimestre del 2025 il trend facilmente delineabile porta il dato al di sotto della soglia del 3%. Nella proiezione di un mutuo venticinquennale, il risparmio complessivo può arrivare a decine di migliaia di euro.
Più fondi a disposizione
A livello nazionale i mutui immobiliari a ottobre 2024 avevano registrato un balzo in avanti peri al +49,8% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Le banche si sono immediatamente adeguate: il solo Banco di Sardegna nel primo semestre 2024 aveva erogato nuovi mutui casa per un totale di 234 milioni di euro su un totale di circa 7 miliardi di finanziamenti netti. Già nel secondo semestre la cifra era cresciuta poco meno di 300 milioni, portando il totale erogato durante l’anno a quota 530 milioni. «Un trend che riguarda più o meno tutti gli istituti di credito – spiega il funzionario Giuseppe Cossu, già docente di Tecnica bancaria al dipartimento di Economia dell’università di Sassari –. Tutte le banche si stanno adeguando al maggior numero crescente di richieste. Di sicuro è un buon momento per contrarre un mutuo, considerando che questo trend proseguirà certamente per tutto questo primo trimestre del 2025. Le migliori offerte al momento sono quelle con tasso fisso: abbiamo già iniziato a vedere tassi intorno al 2,70%. Un fattore che favorisce tassi più bassi è anche il rapporto tra esposizione e garanzie, dato che alcune banche con un’esposizione minore rispetto al valore dell’immobile acquistato offrono condizioni migliori».
Il trend nell’isola
In Sardegna il 95,9% delle nuove accensioni riguardano mutui a tasso fisso, la cui durata media è di 27 anni. Secondo uno studio di Kiron Tecnocasa l’85% delle richieste di mutuo sono legate all’acquisto della prima casa, con un finanziamento medio che nel corso dell’ultimo anno è cresciuto: si è passati da 105.500 euro nel secondo semestre 2023, a 112.800 euro per il primo semestre 2024, con un trend che anche in questo caso è in crescita. La distribuzione dei mutui evidenzia una forte concentrazione sugli importi medio-bassi: il 4,5% dei mutui ha un importo inferiore a 50.000 euro, mentre il 41,4% è compreso tra 100.000 e 150.000 euro. I mutui superiori ai 200.000 euro rappresentano solo il 3,6% del totale.
Rischi e garanzie
«L’introduzione delle surroghe con la legge Bersani nel 2007 ha cambiato completamente il mercato dei mutui – spiega ancora Giuseppe Cossu – . La portabilità dei mutui, cioè la possibilità per un cliente di passare da banca all’altra senza costi aggiuntivi, nel caso trovi condizioni migliorative, rappresenta un’importate garanzia. Il consumatore è ampiamente tutelato ed è in grado, rivolgendosi ai professionisti, di trovare il prodotto adatto alle proprie esigenze e possibilità».