La Nuova Sardegna

Oristano

Il lavoro come antidoto alla disabilità

di Roberto Petretto
Il lavoro come antidoto alla disabilità

Due ragazze con sindrome di Down hanno iniziato un periodo di tirocinio in una parruccheria e in un parco acquatico

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ORISTANO. Inizia una nuova esperienza per Arianna e Giada. Forse impensabile sino a poco tempo fa, di certo sperata quando l’Associazione persone Down di Oristano ha aderito al progetto “Lavoriamo in rete”, promosso dall’Aipd nazionale e finanziato dalla Fondazione Sud. Arianna, 20 anni, e Giada, 19, sono due ragazze con sindrome di Down della sezione Aipd di Oristano che hanno iniziato un tirocinio di una settimana i due aziende della provincia.

«Le due ragazze - spiega Clara Doni dell’Aipd oristanese - sono impegnate in diverse mansioni: Arianna lavora in un negozio di parrucchiera del suo paese, Ales, con il compito di accogliere i clienti e aiutare la titolare del negozio. Giada invece è in forze al gruppo di animatori dei bambini dai 2 ai 6 anni del parco acquatico “S'Axrjoba” a Uras. Entrambe lavorano dalle 9 alle 13».

«Questo è un piccolo passo importante - spiega Massimo Serra, responsabile del servizio di inserimento lavorativo della sezione Aipddi Oristano - per creare legami che ci auguriamo destinati a continuare. Entrambe le esperienze infatti sono prolungabili e sono comunque un'occasione importante per le due ragazze di avvicinarsi al mondo del lavoro».

L’obiettivo del progetto Lavoriamo in rete” è chiaro: «Creare lavoro attraverso la formazione di operatori specializzati negli inserimenti lavorativi - spiega ancora Clara Doni -, aumentare la consapevolezza delle persone con sindrome di Down sulle proprie potenzialità di futuri lavoratori e sensibilizzare le aziende presenti sul territorio».

Il progetto “Lavoriamo in rete - percorsi di inserimento lavorativo nei territori del Sud” è partito a gennaio e coinvolge 13 operatori e 13 sezioni Aipd (35 persone con sindrome Down e 35 famiglie), sei regioni nel Sud Italia e le due Isole (Bari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Foggia, Lecce, Matera, Milazzo-Messina, Napoli, Oristano, Potenza, Reggio Calabria, Termini Imerese).

«Nella nostra sezione - spiega ancora Clara Doni - saranno coinvolti tre ragazzi con sindrome di Down e un operatore». Secondo un'indagine condotta da Aipd nel 2013 su 43 delle proprie sezioni, su 1.026 persone con sindrome di Down maggioreni aderenti alla rete, solo 125 (il 12 per cento) lavora con un regolare contratto (dei 125 solo il 12,8 per cento dal Sud e le Isole). In Italia, nel 2011, rispetto alle 644.029 persone con disabilità iscritte agli elenchi unici del collocamento e ai 37.375 posti disponibili, sono stati realizzati 22.023 avviamenti.

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