La Nuova Sardegna

Oristano

Test sierologici, a Oristano una sorprendente falsa partenza

Test sierologici, a Oristano una sorprendente falsa partenza

Gli esami sui dipendenti dell’Assl sono di nuovo bloccati

02 maggio 2020
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ORISTANO. Avviata in ritardo rispetto alle previsioni, l'esecuzione dei test sierologici per il coronavirus sui dipendenti dell’Assl si è nuovamente fermata. Non si conoscono i motivi ma è certo la vicenda sta destando non poche perplessità in ambiente sanitario. Ieri, il presidente dell'Ordine dei medici, Antonio Sulis, ha confermato di aver appreso anche lui, con una certa sorpresa, dell’improvvisa interruzione degli esami. Alla Assl i test ci sono: erano stati donati oltre 1400 kit , 400 da parte della Banca di Arborea, il resto dall'Ordine dei Medici. Pur con qualche ritardo, era arrivata anche l’autorizzazione dell’Ats affinché gli esami sui prelievi venissero eseguiti direttamente dal laboratorio dell’ospedale san Martino, così da accelerare i tempi degli esiti. Il programma prevede che la prima parte dei test sarebbe stata riservata agli operatori sanitari, medici e infermieri, ad esempio, ovviamente i più esposti al contagio. «E' grazie a questi test – dice ancora Sulis – che si è potuta accertare la positività della collega della medicina di Base di Cabras e sempre attraverso quei test si è potuto fare rapidamente il monitoraggio fra le persone che erano entrate in contatto con la collega». Da aggiungere come l’indagine epidemiologica sul personale sanitario a Oristano fosse partita in anticipo rispetto ad altri territori, dove invece dovrebbe iniziare nei prossimi giorni.

«Ci hanno assicurato che i test riprenderanno subito – dice ancora Sulis – se così non dovesse avvenire, faremo ovviamente una protesta formale, nella quale chiederemo di essere affiancati, come già in precedenza abbiamo fatto dai sindacati dei medici, perché sarebbe un fatto gravissimo che questa attività importantissima si dovesse fermare ulteriormente».

Nei giorni scorsi era stato il sindacato Uil Fpl a denunciare il ritardo nell’avvio dei test sierologici sul personale della Assl. Il segretario provinciale, Michele Zucca, aveva infatti rivelato come il laboratorio dell’ospedale san Martino avesse ottenuto dall’Ats unicamente il via libera per le analisi sui tamponi. (m.c.)



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