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Oristano

Allarme sicurezza

Attentati incendiari, Santa Giusta chiede aiuto al prefetto

di Enrico Carta

	L'ultima auto andata a fuoco in via Torricelli
L'ultima auto andata a fuoco in via Torricelli

Dopo il terzo rogo notturno in pochi mesi che ha coinvolto un’auto, la giunta solleciterà maggiore controllo da parte delle forze dell’ordine

14 novembre 2023
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Santa Giusta Il 23 agosto il primo. Il 6 novembre il secondo. All’alba di ieri, martedì 14 novembre, il terzo. Non si sa se siano collegati tra di loro, ma è chiaro che c’è un problema di ordine pubblico che riguarda Santa Giusta. Tre incendi di auto in pochissimi mesi sono un allarme che non va sottovalutato e infatti, da subito, l’amministrazione comunale ha preso in mano la situazione e si prepara a chiedere un incontro al prefetto Salvatore Angieri affinché punti i fari sulla cittadina lagunare, dove si stanno moltiplicando gli attentati incendiari.

L’ultimo è per l’appunto di ieri mattina, quando in via Torricelli è andata a fuoco la Kia Picanto di proprietà di Silvia Marras, dipendente delle Poste. La macchina era parcheggiata davanti alla casa della proprietaria quando, attorno alle 5, ci si è accorti delle fiamme avevano avvolto la vettura in particolare nella parte anteriore. Quando i vigili del fuoco sono arrivati, la macchina era quasi completamente danneggiata e difficilmente la si potrà riparare. Rispetto a quanto avvenuto il 6 novembre, quando a finire nel mirino degli incendiari era stata la Fiat Punto del poliziotto in pensione Alberto Simonetti, stavolta non ci sono stati danni alle abitazioni vicine al punto in cui è stato appiccato l’incendio.

Resta però il dato dei tre incendi nel giro di tre mesi, numero magari poco significativo per una metropoli, ma ben più importante per una cittadine di 4.700 abitanti. Tra l’altro, al momento, non sembrano emergere collegamenti tra i tre fatti e questo fa pensare che qualcuno stia agendo in maniera un po’ estemporanea andando a colpire senza un obiettivo preciso. Tutto ciò rende più difficile l’identificazione dell’autore o degli autori e nemmeno consente di capire se si tratti di una singola persona, di un gruppetto di persone o di autori singoli che hanno operato in maniera assolutamente autonoma. Radio Paese, in questo momento, è sintonizzata sull’ipotesi che si tratti di qualcuno che, senza uno scopo ben preciso, ha trovato il modo per non annoiarsi durante le notti e creare danni notevoli a chi subisce le seu azioni. Tra l’altro il misterioso attentatore, pare aver scelto molto bene le zone in cui agire, perché tutte e tre le vie in cui le auto sono andate a fuoco non sono coperte dalle videocamere del circuito di telesorveglianza comunale.

Sono tutte ipotesi e le forze dell’ordine dovranno capire quale sia quella giusta. L’amministrazione comunale pensa invece a ciò che può fare limitatamente alle sue peculiarità. È il vicesindaco Pietro Paolo Erbì a mostrare tutta la preoccupazione della giunta Casu: «La competenza dell’ordine pubblico è in capo alle forze dell’ordine, ma capiamo che non è un lavoro semplice. La cosa che possiamo fare è chiedere di ottenere la massima attenzione in un periodo che si sta dimostrando molto delicato per la sicurezza nel nostro paese. Ci rivolgeremo al prefetto convinti che stia già valutando quali misure possano essere messe in campo per evitare il ripetersi di fatti del genere da cui si possono generare anche situazioni peggiori». Già in anni passati non troppo lontani Santa Giusta aveva vissuto momenti alquanto agitati, quando gli incendi di auto si ripetevano con una cadenza preoccupante. Si vuole evitare proprio quell’escalation.

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