La Nuova Sardegna

Oristano

Comunicazioni ai diportisti

Torregrande, il porto turistico di Oristano chiude per lavori

di Enrico Carta

	Il porticciolo di Torregrande, futuro incerto per pescatori e diportisti
Il porticciolo di Torregrande, futuro incerto per pescatori e diportisti

I pescatori forse ospitati al porto industriale, ma non c’è sicurezza

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Oristano Il contratto è firmato e i lavori possono partire. Il porticciolo turistico si appresta a indossare una nuova veste, ma nel frattempo per i pescatori professionisti e per diportisti saranno mesi da incubo.

Nei giorni scorsi il Comune ha incontrato la società Marine Oristanesi, che gestisce la struttura, e ha comunicato di aver stipulato il contratto con la ditta Colombrita che dovrà eseguire le opere a terra e alle banchine, dopo essersi aggiudicata la gara d’appalto. I lavori sono attesi da anni e, con tutta probabilità, partiranno la prossima primavera.

Questo significa che, prima di avere una struttura riammodernata e funzionale, bisognerà attraversare almeno un anno di disagi, sempre che tutto si concluda nel rispetto dei tempi previsti.

Preso atto della situazione, le Marine Oristanesi hanno informato tutti coloro che hanno le imbarcazioni ormeggiate a Torregrande su quanto accadrà: «Nell’incontro la Società Marine Oristanesi ha preso atto del progetto che prevede interventi radicali in tutte le banchine, con il rifacimento dei pontili in cemento armato, la sostituzione dei pontili galleggianti, e la realizzazione, ex novo, degli impianti elettrico, idrico ed antincendio. La durata dei lavori, che potrebbero avere inizio anche al termine della prossima primavera, dovrebbe avere una durata dai 14 ai 16 mesi e la Società si trova nella necessità di liberare le banchine e gli specchi acquei sia del bacino pesca che del diporto. Durante l’incontro sia il Comune che l’impresa hanno manifestato piena disponibilità a valutare eventuali proposte che la Società potrà formulare tese a limitare gli innegabili disagi e le difficoltà tenendo conto dell’attuale cronoprogramma dei lavori che, però, potrebbe essere modificato».

Una soluzione potrebbe essere quella di spostare le imbarcazioni della pesca professionale al porto industriale, motivo per cui sono stati già avviati i confronti con la Capitaneria di Porto e con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna. È invece più difficile trovare un nuovo approdo per le imbarcazioni da diporto, tanto che le Marine Oristanesi hanno comunicato di aver avviato delle verifiche con i porticcioli turistici delle marine della costa occidentale per cercare di capire se vi sia la possibilità di trasferire tutti in altre strutture.

La conseguenza di ciò è che la società di gestione di Torregrande ha già chiarito di non essere certa del rinnovo dei contratti di ormeggio che scadono il 31 dicembre. Non è un problema di poco conto perché manca meno di un mese e perché la costa ovest della Sardegna è pressoché sguarnita: gli approdi sono assai pochi e distanti molti chilometri o miglia tra di loro e da Oristano. A nord ci sono Bosa e Alghero: il primo è alquanto piccolo e di certo non ha la superficie per ospitare molte barche; il secondo è davvero lontano. A proposito di distanze e di spazi non va meglio se si guarda a sud.

C’è Buggerru nel Sulcis, ma ha a sua volta spazi limitati ed è tutt’altro che raggiungibile in poco tempo e con una strada scorrevole. Poi c’è Carloforte che, al pari Alghero, ha una capienza adeguata, ma da Oristano il percorso di arrivo è proibitivo. Non resta che capire quali soluzioni saranno proposte. L’assessore comunale ai Lavori pubblici, Simone Prevete, fa il punto della situazione.

 «I lavori non potevano più essere rimandati, anzi, il Comune è in ritardo di anni per via dei problemi che tutti conosciamo legati al tipo di opera che si voleva portare avanti, ai finanziamenti che non arrivavano, ai costi cresciuti e alla pulizia dei fondali. Abbiamo fatto un incontro a tre assieme alla ditta che eseguirà i lavori e alle Marine Oristanesi e si opererà per fare in modo di ridurre al minimo il disagio a chi ha le imbarcazioni al porticciolo. Saranno le Marine Oristanesi che dovranno indicare le soluzioni migliori. È possibile che si possano anche effettuare le opere per settori, ma tutto il porticciolo sarà area di cantiere per cui bisognerà mettere in primo piano le esigenze della ditta».

La certezza è che almeno una delle due prossime estati andrà persa. È da vedere se sarà quella del 2024 oppure la successiva. A fronte di tanti problemi, il vantaggio è che al termine dei lavori, la struttura sarà rinnovata e migliore. Intanto, però, nei giorni scorsi è stato preso un ulteriore provvedimento su invito della Capitaneria di porto ed è quello del divieto di transito sulle banchine centrali che sono prive di qualsiasi barriera per evitare incidenti come quello recente, quando una macchina è finita in acqua ed è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per riportarla in superficie.

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