Oristano, daspo sportivi e per locali pubblici emessi dal Questore
In un caso coinvolto anche un dirigente di una squadra di calcio giovanile
Oristano Il Questore Giuseppe Giardina dando esecuzione alla recente normativa emanata in materia di contrasto alla criminalità minorile e a tutela della sicurezza urbana, ha emesso due decreti di divieto di accesso ai locali pubblici nei confronti di due soggetti pluripregiudicati resisi responsabili di disordini all’interno di alcuni esercizi commerciali.
Nello specifico i due all’interno di un bar di Ghilarza, si erano resi responsabili di una furiosa lite tra loro, mettendo in pericolo l’incolumità delle persone presenti. Nel corso dello scontro uno dei due contendenti aveva estratto un coltello a serramanico dalla tasca e inferto una coltellata al fianco dell’altro, rendendo necessario l’intervento delle Forze dell'Ordine che hanno denunciato entrambi all’Autorità Giudiziaria. Il Questore ha emesso il provvedimento in questione, inibendo ad entrambi l’ingresso all’interno di tutti gli esercizi pubblici presenti nei comuni di Ghilarza, Abbasanta e Norbello, emettendo al contempo il divieto di stazionamento nelle immediate vicinanze delle stesse attività commerciali per due anni. Nel caso di violazione delle prescrizioni reclusione da 1 a 3 anni e multa da diecimila a ventiquattromila euro.
Dal giorno del suo insediamento nella provincia di Oristano, a marzo 2021, il Questore ha emesso 180 misure di prevenzione, tra le quali, oltre ai 2 provvedimenti suddetti, 77 ammonimenti per violenza domestica e atti persecutori, 86 avvisi orali, 14 fogli di via obbligatori e un divieto di accesso alle manifestazioni sportive.
In quest’ultimo caso il provvedimento è stato emesso nei confronti di un dirigente della squadra di calcio della Virtus Villaurbana B.S. in quanto, in qualità di guardalinee, durante una partita valida per il campionato provinciale giovanissimi Under 15 contro l’Atletico Cabras si era reso responsabile di condotte che avevano turbato il regolare svolgimento dell’incontro, poste in essere sia verbalmente che con gesti minacciosi nei confronti della giovane arbitro, fatta oggetto di insulti sessisti, dei calciatori e della tifoseria ospite.