Ghilarza e Ales celebrano Antonio Gramsci, ecco le iniziative della Casa Museo e della Casa natale
Nell’87° anniversario della morte una serie di appuntamenti culturali
Ghilarza Ricorre sabato 29 aprile l’87° anniversario della morte di Antonio Gramsci, la cui figura verrà ricordata a Ghilarza e Ales. Anche quest’anno sarà la Fondazione Casa museo Antonio Gramsci di Ghilarza, ad occuparsi delle celebrazioni, attraverso una serie di iniziative nel programma della “Settimana Gramsciana”. Sabato, alle 11, al cimitero di Ghilarza, verrà deposto un omaggio floreale sulla tomba di Giuseppina Marcias, madre del grande pensatore e politico sardo, tra i fondatori del Partito Comunista Italiano e prigioniero politico morto nelle carceri fasciste. Nel pomeriggio, alle 18 all’auditorium comunale, in collaborazione con l’Associazione per Antonio Gramsci, verrà invece proposto lo spettacolo “Gramsci Antonio, presente!”, a cura della compagnia Actores Alidos. Lo spettacolo sarà preceduto da un intervento dei Tenores di Neoneli. Le manifestazioni sono state patrocinate dalla Fondazione di Sardegna, dal ministero della Cultura, dalla Regione, dalla Fondazione Gramsci, dal Comune di Ghilarza e dall’Associazione per Antonio Gramsci di Ghilarza.
Ad Ales, sono l’Associazione culturale Casa natale e il Comune a organizzare le celebrazioni per ricordare il loro illustre concittadino, morto a Roma nel 1937 per un’emorragia cerebrale a seguito delle sofferenze patite durante i quasi undici anni di prigionia. Alle 11 il direttivo dell’associazione, assieme al sindaco, Francesco Mereu, deporrà la corona d’alloro davanti alla casa natale, in corso Cattedrale 14. Nel tardo pomeriggio, con inizio alle 18, verrà presentata l’antologia che raccoglie alcune delle opere premiate nella XVIII edizione del Premio Letterario Antonio Gramsci. Seguirà lo spettacolo “Gramsci spiegato a mia figlia” di e con Paolo Floris. L’opera «affida alla potenza comunicativa e coinvolgente del gioco teatrale il compito di raccontare la storia umana di Gramsci e i cardini fondamentali del suo pensiero. Sulla scena scarna ed essenziale l’attore dialoga con Nina, il bambolotto di pezza che nella finzione teatrale ne rappresenta la figlia di otto anni. Partendo dalle domande incalzanti della bambina, il protagonista ripercorre i momenti più significativi della vita di Gramsci stimolando lo spettatore a scoprire i temi gramsciani più significativi: l’importanza dello studio e della cultura, la differenza fra destra e sinistra, i rapporti fra le classi sociali e l’importanza dell’impegno individuale davanti alle ingiustizie». Le musiche sono di Luca Cadeddu Palmas. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Comune, con il contributo dell’assessorato regionale della Pubblica istruzione.