Cabras, la Soprintendenza: «La teca del santo va spostata»
Installata nella chiesa di Santa Maria Assunta senza autorizzazioni coprirebbe l’affresco di Giovanni Marghinotti, fra i maggiori pittori sardi dell’Ottocento
Cabras «Quella teca è stata installata senza autorizzazioni, va rimossa quanto prima». Tre funzionari della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e sud Sardegna, durante il sopralluogo effettuato qualche settimana fa nella pieve di Santa Maria Assunta, attualmente chiusa per i lavori di sostituzione della pavimentazione nella navata centrale e nel transetto, hanno notato qualcosa di cui non conoscevano l’esistenza e che non avrebbe dovuto esserci. Si tratta dell’edicola in legno e in vetro antisfondamento che dal 2004 ospita in chiesa il simulacro di Gesù Salvatore e la bandiera, che è stata installata nella Cappella delle anime, la seconda entrando in chiesa della navata laterale destra, sembrerebbe senza alcuna autorizzazione, ai tempi in cui era parroco del paese monsignor Bruno Zucca. Così è stata ordinata, con urgenza all’attuale parroco monsignor Giuseppe Sanna, la rimozione, ancor più necessaria perché l’ingombrante struttura coprirebbe l’affresco di Giovanni Marghinotti, fra i maggiori pittori sardi dell’Ottocento, che ritrae la Madonna che intercede per le anime del purgatorio. La Pieve di Santa Maria Assunta è infatti considerata “bene monumentale” e tutte le opere d’arte al suo interno godono della massima tutela da parte del ministero della Cultura, che la soprintendenza rappresenta a livello territoriale. I funzionari hanno dato da subito la loro disponibilità a confrontarsi con la comunità. La notizia è arrivata dapprima al consiglio pastorale, che ha provveduto a verbalizzare la richiesta, poi all’associazione Is curridoris, che ha dato al parroco e agli stessi rappresentanti della soprintendenza piena disponibilità a collaborare. Della situazione è stato informato anche il sindaco del paese, Andrea Abis. Questa mattina è previsto un incontro fra le parti per esaminare la questione nei dettagli. L’associazione Is curridoris farà presente l’esigenza dei fedeli di avere l’antico simulacro del Salvatore, risalente probabilmente al Seicento, presente tutto l’anno all'interno della pieve.
Tutti ora si chiedono: dando per scontato che l’edicola dovrà essere smontata, dove può essere ricollocato il simulacro nella chiesa? In assenza di autorizzazioni e anche per ragioni di spazio, è difficile pensare ad uno spostamento della teca in un ambiente diverso dall’attuale. La soluzione più probabile in un primo momento potrebbe essere allora quella della sistemazione del santo nella stessa cappella in cui si trova oggi, ma all’interno della teca più piccola che si usa per la Corsa degli scalzi, magari adagiata su un tavolo e protetta da corde. Is curridoris vorrebbero chiedere comunque un consiglio agli stessi funzionari, per individuare la miglior soluzione possibile. La festa di San Salvatore è da sempre molto sentita a Cabras, ed è grande la devozione religiosa verso il Santissimo Salvatore. In passato la statua era conservata all’interno di un locale della stessa chiesa, per poi essere utilizzata soltanto durante i festeggiamenti. L’ampia edicola che oggi la custodisce per gran parte dell’anno era stata realizzata nei primi anni Duemila per rispondere ad un’esigenza della comunità.