La Nuova Sardegna

Oristano Anche i medici in pensione potranno d’ora in poi lavorare negli Ascot, gli ambulatori straordinari di comunità territoriali  che l’Asl 5 di Oristano aprì in via straordinaria per tamponare l’emergenza dell’assistenza nella medicina di base e che ormai sono diventati una realtà costante per evitare che diverse migliaia di cittadini restassero senza alcuna alternativa al punto di riferimento che in precedenza era dato dal medico di base. Grazie alla legge regionale del 20 agosto scorso, che ha accolto le richieste arrivate sia dall’azienda sanitaria sia dagli amministratori locali, i medici in quiescenza che aderiscono ai progetti aziendali di assistenza primaria potranno essere dotati dei ricettari, strumenti essenziali per la prescrizione ai pazienti di visite specialistiche, esami diagnostici e farmaci sino al 31 dicembre 2024. «Questa importante novità permetterà di reclutare i medici in pensione disponibili ad aderire al progetto pilota degli Ascot, ma che, non potendo utilizzare il ricettario, erano finora impossibilitati ad effettuare prescrizioni – chiarisce il direttore generale dell’Asl 5 di Oristano Angelo Serusi –. In questo modo potremo ampliare il numero di professionisti da impiegare nel territorio per garantire l’assistenza sanitaria ai cittadini privi di medico di famiglia, rinforzando in particolare le aree geografiche in maggiore sofferenza». Per questo, la direzione socio-sanitaria e l’ufficio per l’Integrazione ospedale-territorio della Asl 5 di Oristano invitano tutti i medici in pensione interessati ad aderire al progetto Ascot a presentare da subito la propria candidatura all’indirizzo e-mail protocollo@pec.asloristano.it secondo quanto previsto dal bando pubblicato sul sito www.asl5oristano.it