La Nuova Sardegna

Oristano

La tragedia evitata

«Così abbiamo salvato l’anziano dall’incendio della sua casa a Cabras»

di Enrico Carta e Paolo Camedda

	La casa di via Torino in cui è scoppiato l'incendio
La casa di via Torino in cui è scoppiato l'incendio

Il racconto dei coniugi Gabriella Addari e Giuliano Savoca che hanno strappato alle fiamme e al fumo l’anziano che rischiava di morire nel rogo di via Torino

05 settembre 2024
3 MINUTI DI LETTURA





Cabras «Batteva le mani sulla finestra per chiedere aiuto, mentre dalla strada si notavano le fiamme sempre più alte che invadevano la casa. A quel punto io e mio marito abbiamo deciso che non si poteva più aspettare». È così che Gabriella Addari, 51enne originaria di Simaxis in Sardegna per una vacanza, e il marito Giuliano Savoca raccontano del salvataggio di mercoledì notte in via Torino, dove Michele Mirai rischiava di morire avvolto dal rogo provocato probabilmente da un mozzicone di sigaretta spento male: «Siamo in vacanza a Cabras e stavamo rientrando nell’alloggio in cui stiamo trascorrendo questi giorni, quando abbiamo notato le fiamme e il fumo che uscivano dalla casa. C’erano altre persone lì davanti che però erano come bloccate, probabilmente per la paura e perché non sapevano bene come agire. Siamo scesi dalla macchina e ci siamo avvicinati poi abbiamo deciso che non c’era più tempo da perdere».

L’anziano che vi abita, stava battendo le mani contro il vetro della finestra. Evidentemente era intrappolato nella stanza e non aveva le forze per guadagnare l’uscita per via del troppo fumo o perché le fiamme gli impedivano di percorrere quel breve tratto verso la salvezza. I due coniugi si sono guardati e hanno deciso in un istante che non era tempo di attendere l’arrivo dei vigili del fuoco che intanto stavano sopraggiungendo da Oristano, ma ci avrebbero messo ancora qualche minuto. «Abbiamo forzato la porta sfondandola – prosegue Gabriella Addari –, poi ci siamo coperti le vie aeree con degli indumenti perché il fumo era davvero tanto ed era impossibile entrare a volto scoperto, quindi abbiamo raggiunto l’anziano».

Quando moglie e marito sono arrivati nella stanza in cui era intrappolato, Michele Mirai era immobile. «Non respirava più – racconta Gabriella Addari –, l’abbiamo trascinato sembrava che fosse in asfissia. Abbiamo allora fatto una di quelle manovre per il primo soccorso e ha ripreso a respirare». Pochi istanti dopo, l’ambulanza del 118 era già in via Torino per prestare le prime cure a Michele Mirai e trasportarlo d’urgenza all’ospedale dove le sue condizioni, nonostante l’intossicazione dovuta al fumo, sono risultate tutto sommato buone. Intanto i vigili del fuoco stavano operando per spegnere l’incendio che, alla fine, è stato limitato a una stanza salvando il resto dell’abitazione. I carabinieri, dal canto loro, hanno avviato gli accertamenti sulle cause e pare che il rogo sia stato originato da una sigaretta spenta male. Il mozzicone sarebbe caduto su un divano che avrebbe preso fuoco dando vita all’incendio. «Ripensandoci dopo qualche ora, possiamo dire che è bellissimo essere qui a raccontare di aver salvato una vita. È una sensazione straordinaria che ci porteremo dietro per sempre», conclude Gabriella Addari.

In Primo Piano
Calcio

Serie C, Torres-Pineto: 0-1. Sassaresi sotto di un gol all’intervallo –DIRETTA

di Davide Pinna
Le nostre iniziative