La Nuova Sardegna

Oristano

Allagamenti a Bosa, un fascicolo contro le opere previste dalla Regione

di Alessandro Farina

	I recenti allagamenti a Bosa 
I recenti allagamenti a Bosa 

Assemblea pubblica del Comitato non ti Temo e dell’Associazione Generazione Mare: i progetti che riguardano il Temo lasciano molte perplessità sulla loro efficacia

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Bosa «A un mese dagli allagamenti del 19 agosto. Analisi e riflessioni sui problemi della città». È questo il tema della seconda assemblea pubblica indetta dal Comitato Non ti Temo e dall’associazione Generazione Mare nel chiostro del Carmelo per domani, giovedì 19 settembre alle 18.30, «per continuare a scrivere un’altra storia, insieme», è l’appello e slogan del comitato che conta ora oltre 450 persone aderenti. Dalle ultime pesanti piogge sono passati trenta giorni fatti di studio e approfondimento, che sono approdati nella relazione dettagliata frutto del lavoro di un geologo, corredata da fotografie e filmati, dopo l’ennesima esondazione del rio S’Aladerru nell’area urbana tra le piazze Gioberti e Monumento, il Corso e parte del Lungotemo.

Quello dei giorni immediatamente successivi a Ferragosto è stato un evento di portata eccezionale, scandito da ben 120 millimetri di pioggia caduti in 3 ore, con allagamenti da registrare anche nella zona di piazza Santa Giusta e via Allende nella parte orientale della cittadina e nell’area tra piazza Dante, la parte iniziale di viale Alghero e le vie limitrofe verso nord ovest (Tirassegno) e sud (Su Seggiu) in direzione del mare, senza contare le situazioni segnalate nel rione Santa Caterina, nel rione Terridi, a Bosa Marina, nel tratto iniziale tra via Roma e via Nazionale e nella zona di Su Pabarile.

«Sarà l’occasione per fare luce su una serie di questioni sollevate e rese evidenti dagli ultimi accadimenti e per continuare a interrogarci insieme per collaborare e trovare soluzioni a questi problemi», spiega Cristiana Cacciapaglia, consigliera comunale di minoranza e fra le promotrici del comitato Non ti Temo. Insomma si parlerà, considerando anche gli innumerevoli allagamenti avvenuti dall’inizio degli anni 2000 a oggi tra il centro e l’asse vario storico del Corso a Bosa, di un altro degli aspetti legati alle opere di difesa idraulica e idrogeologica della città fluviale, da allegare probabilmente a corredo del già corposo fascicolo che Non ti Temo e Associazione Generazione Mare discuteranno il prossimo 24 settembre con gli organismi competenti della Regione a Cagliari. Il fascicolo considera le previste opere sulla sponda destra e sinistra del fiume, contestate apertamente dai cittadini e da realizzare a monte del ponte in trachite, non adeguate a risolvere la situazione. Tutta l’acqua che dalle colline attraversa l’abitato sempre al fiume deve prima o poi arrivare, è questo l’evidente legame tra gli allagamenti nei diversi rioni cittadini da un lato ed il Temo dall’altro.

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