La Nuova Sardegna

Oristano

La conferma

Porticciolo di Torregrande, slittano ancora i lavori: si va al 2025

di Enrico Carta
Porticciolo di Torregrande, slittano ancora i lavori: si va al 2025

Non partiranno più il 1° ottobre: la ditta non ha presentato il progetto esecutivo. Ormeggi consentiti sino al 31 dicembre, poi si vedrà

19 settembre 2024
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Oristano Passerà anche il 1° ottobre. I lavori al porticciolo di Torregrande sono ufficialmente rinviati a data da destinarsi. Il Comune si impantana quindi nel fondale sabbioso del progetto maledetto che da anni non riesce a partire. La novità è arrivata al termine di un incontro che l’amministrazione ha avuto con le Marine Oristanesi, società di gestione della struttura in cui convivono barche da turismo e imbarcazioni per la pesca professionale. Non si può dire che sia stato un fulmine a ciel sereno perché, già negli ultimi giorni, le voci di un possibile slittamento avevano iniziato a circolare. Di fronte al fatto che non presentasse il cronoprogramma che avrebbe dovuto scandire il calendario delle opere, si era intuito che la ditta incaricata della ristrutturazione del porticciolo difficilmente avrebbe rispettato la scadenza del 1° ottobre.

Questa data era stata indicata come quella per l’apertura del cantiere diversi mesi fa, ma, col passare dei giorni e l’avvicinarsi della scadenza, lo scetticismo aveva iniziato a prendere il sopravvento. Ieri, al termine dell’incontro in Comune, le Marine Oristanesi hanno immediatamente comunicato la novità a diportisti e pescatori professionali con una lettera firmata dal presidente Gianni Salis: «Su iniziativa del Comune si è tenuto in data odierna (ieri per chi legge, ndr) un incontro dal quale è emerso che i ritardi nella progettazione esecutiva non consentono l’avvio dei lavori per il prossimo 1° ottobre e, oltre alla data di inizio, non si conoscono al momento le scansioni temporali degli interventi e le aree da liberare. Nel corso dell’incontro non è stata segnalata l’esistenza di impedimenti alla regolare operatività del porto da ricondurre ai lavori stessi nei prossimi tre mesi».

La struttura quindi rimane aperta e pienamente operativa almeno sino alla fine dell’anno, il che significa due cose: la prima e più importante è che la riqualificazione del porticciolo per il momento rimane lettera morta e il piccolo scalo marittimo oristanese per il diporto continuerà a operare pur con tutte le limitazioni e i problemi che si porta dietro una struttura ormai vecchia e da ammodernare quanto prima; il secondo è che non ci sarà bisogno di un trasferimento immediato sulla terraferma di alcune centinaia di imbarcazioni. I diportisti e i pescatori possono quindi tirare un sospiro di sollievo, ma dovranno rivedere il contratto con le Marine Oristanesi. Quello in corso era stato tarato infatti su un arco temporale di nove mesi: scadrà il 30 settembre proprio perché era stato proposto e stipulato in previsione dell’inizio dei lavori per il 1° ottobre. Ed è proprio dal primo giorno del mese prossimo che riparte la proposta delle Marine Oristanesi: «La società, a garanzia propria e della propria utenza, finalizzata anche ad assicurare l’operatività della struttura portuale, proporrà ai titolari di contratto di ormeggio e rimessaggio all’aperto in scadenza il 30 settembre prossimo, l’eventuale stipula di un nuovo contratto limitatamente al periodo dal 1° ottobre fino al 31 dicembre 2024». I tempi sono stretti, per cui gli uffici amministrativi dovranno lavorare a pieno regime per consentire a tutti di mettersi in regola.

Per quanto riguarda i lavori e il loro avvio, il mistero si fa nuovamente fitto e anche buffo come l’opera teatrale, se si vuol trovare uno spunto per riderci su, visto che comunque rimane un’opera pubblica di vitale importanza per l’economia turistica del territorio e un servizio che merita attenzione. Ma evidentemente una maledizione grava sul lavoro di riqualificazione.

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