La Nuova Sardegna

Mogoro Il sindaco Donato Cau, che oggi 23 settembre ha appreso della tragedia intorno alle 14, mentre era ancora nel suo ufficio, in Comune, non nasconde la forte emozione: «Era un ragazzo stupendo e lo dico a ragion veduta. Aveva un sorriso disarmante. Per qualche mese aveva lavorato in Comune: era sempre disponibile, capace di mettere qualunque interlocutore a suo agio».

A Mogoro la notizia ha destato grande emozione. La famiglia di Daniele Giglio è infatti molto conosciuta. Il padre Ireneo è vigile del fuoco, la mamma, Patrizia Muru, casalinga con la passione per la musica e il canto, ha insegnato a generazioni di bambini l’arte del canto corale. Passioni che aveva trasmesso anche al figlio Daniele che era un apprezzato suonatore di fisarmonica, tanto che veniva spesso chiamato a suonare in occasione delle feste e per accompagnare le processioni religiose. «Daniele lascia anche una sorella e dei nipotini - ha concluso il primo cittadino – in realtà da oggi la nostra comunità sarà molto più sola: lui era il buon esempio per i nostri giovani».