Tumore al seno, oltre 800 chiamate in 24 ore: «Possiamo aiutarne solo 25»
L’associazione Komunque Donne di auto mutuo aiuto fra donne fa un appello ai medici: «Tante richieste, aiutateci ad aiutare»
Oristano Nel giro di neanche 24 ore le volontarie dell’associazione Komunque Donne hanno ricevuto oltre ottocento chiamate: «Quasi duecento stamattina, ma non possiamo accogliere tutte le richieste ed è quello che ci addolora maggiormente». Mancano risorse umane, spiega la presidente Luisa Albiero: «Facciamo un appello a radiologi, senologi, medici in pensione che possano aiutarci ad aiutare tutte le donne che in questi ultimi anni si stanno trascurando perché non possono permettersi una visita in un centro privato o anche perché non si possono spostare facilmente dal loro paese». Perché poi la prevenzione, in fatto di tumore al seno, aggiunge Albiero: «Può salvare la vita, così come l’ha sal
vata a me». Dodici volontarie, donne che hanno avuto a che fare con la malattia, oggi 24 novembre hanno dato appuntamento ad altre donne nel palazzo degli Scolopi, in piazza Eleonora a Oristano. Qui, all’interno di un piccolo ufficio, solitamente destinato alle riunioni politiche, l’associazione ha portato un ecografo per sottoporre le donne alla visita senologica. «Purtroppo, anche per questioni di tempo, non possiamo accontentare tutte le richieste – spiega Luisa Albiero – le pazienti oggi saranno circa 25 e verranno visitate da un medico volontario». Una donna anche lei, Daniela Piras: «È importante sottoporsi ad una ecografia soprattutto prima dei 40 anni. Dai 45 è necessario fare certamente la mammografia. L’autoesame del seno – spiega il medico radiologo specializzata in radiologia e diagnostica per immagini – è un semplice strumento di prevenzione del tumore alla mammella che consente alle donne di familiarizzare con il proprio seno imparando a conoscerne l’aspetto e cogliere precocemente qualsiasi cambiamento». Non solo, sottolinea: «Ogni donna in età fertile dovrebbe esaminare il proprio seno almeno una volta al mese. Dopo i 40 anni è assolutamente consigliato, non solo farlo con costanza, ma sottoponendosi a controlli periodici».Ma quali sono i segnali che dovrebbero indurre le donne a fare accertamenti più accurati? «Quando si percepisce per esempio la variazione della forma, del volume e del profilo della mammella. Oppure – specifica la presidente di Komunque Donne – quando si nota l’alterazione della cute con la presenza di zone raggrinzite o infossate». Oggi sono state tante le donne che hanno raggiunto Palazzo degli Scolopi per la giornata dedicata alla prevenzione. Maria Licheri, 38 anni, è preceduta da una signora che ha più di 60 anni: «Questa è un’iniziativa importante – dice – per tutte le donne che hanno bisogno di un sostegno e di un incoraggiamento». «Da due anni portiamo l’ecografo in giro per i paesi: siamo andate a Gonnostramatza, Genoni, San Nicolò d’Arcidano». Le volontarie raccontano che nel 2023, per la giornata in Rosa, hanno cercato di prenotare oltre 1400 donne. «Ci vorrebbero più giornate come questa e più medici volontari. L’ecografo? Lo abbiamo acquistato l’anno scorso fa grazie a una donazione della Banca di Arborea».