La Nuova Sardegna

Oristano

La novità

Nasce la Fondazione che gestirà cultura, siti storici e turismo a Bosa

di Alessandro Farina

	Uno scorcio di Bosa
Uno scorcio di Bosa

Approvato dal consiglio comunale l’atto costitutivo della nuova istituzione. Il sindaco Alfonso Marras: «Un cambio netto nella gestione del nostro patrimonio»

2 MINUTI DI LETTURA





Bosa Nasce la Fondazione per la gestione e la valorizzazione del patrimonio culturale della cittadina del Temo (il nome le verrà assegnato successivamente, ndr). Dopo l’avvio dell’iter nella precedente consiliatura, il consiglio comunale, nella riunione dei giorni scorsi, ha approvato l’atto costitutivo dell’istituzione che avrà lo scopo di gestire, promuovere e valorizzare i siti di interesse culturale, storico e turistico che ricadono sotto le competenze dell’ente locale. È un patrimonio voluminoso, considerata la millenaria storia del borgo che si specchia sull’unico fiume navigabile della Sardegna. Tra i beni di rilievo ci sono Casa Deriu, la Pinacoteca Atza, il Museo delle concerie, la torre dell’Isola Rossa a Bosa Marina, il simbolo identitario per eccellenza di Bosa cioè il castello sul colle di Serravalle. L’idea, insomma, è di imprimere quello che viene definito dalle stanze della casa comunale di via Garibaldi un primo passo di «un’autentica rivoluzione» nella gestione delle strutture storiche e culturali del comune, cercando di incrementare il loro potenziale attrattivo, culturale certamente ma anche, in una città a vocazione turistica, economico.

Per il sindaco Alfonso Marras è «Un cambiamento netto nella gestione del patrimonio culturale della città e uno degli obiettivi primari della nostra amministrazione». Guardando alle tante attrattive di Bosa la città, secondo il primo cittadino, «Ha un potenziale immenso da sviluppare in chiave culturale, turistica ed economica che va oltre le nostre bellissime spiagge e il mare». In questa chiave la fondazione, di questo è convinta l’amministrazione, «È lo strumento migliore per promuovere e valorizzare i siti ricchi di cultura e di storia, ma che finora sono rimasti nell’ombra».

Compito della neonata istituzione insomma sarà quello di far riemergere le storiche strutture che fanno parte del patrimonio comunale, «Di riempirle di contenuti, unirle in un sistema integrato di offerta turistica e culturale che possa esaltarne la bellezza e la storia e farne un punto di riferimento non solo per la città ma per tutto il territorio», rimarca Alfonso Marras. È un compito che la fondazione, che ha una propria personalità giuridica e autonomia patrimoniale, senza finalità di lucro, potrà svolgere sotto l’ala dell’ente locale: «È interamente controllata dal Comune» che è unico socio fondatore, anche se sarà aperta a sostenitori e partecipanti pubblici e privati che siano interessati a contribuire al raggiungimento dei suoi scopi. Il nuovo ente, infine, sarà amministrato da un consiglio di gestione che resta in carica tre anni, guidato da un presidente, con un direttore, un revisore unico e un’assemblea dei partecipanti, l’ossatura che dovrà raggiungere gli obiettivi di questo nuovo ente a Bosa.

Primo piano
Il dramma in centro

Sassari, positivo all’alcoltest l’investitore del 31enne finito in Rianimazione

di Luca Fiori
Le nostre iniziative