La Nuova Sardegna

Oristano

Il caso

Temperature polari in aula, il sindaco chiude la scuola

di Alessandro Mele

	La scuola "Grazia Deledda" nel quartiere del Sacro Cuore (foto Francesco Pinna)
La scuola "Grazia Deledda" nel quartiere del Sacro Cuore (foto Francesco Pinna)

All’istituto “Grazia Deledda” di Oristano il riscaldamento non funziona da prima delle festività natalizie

3 MINUTI DI LETTURA





Oristano «Studenti al freddo e temperature polari in aula», talmente basse da costringere il sindaco Massimiliano Sanna a chiudere temporaneamente, oggi 13 gennaio 2025, la scuola con un’ordinanza pubblicata sul sito web del Comune. È la situazione nella quale si son trovati gli alunni della scuola media “Grazia Deledda”, nel quartiere del Sacro Cuore.

A denunciare la questione è stata Stefania Corda, mamma di un ragazzo che frequenta l’istituto: «I nostri figli sono costretti a fare lezione con i termosifoni spenti già da prima dell’inizio delle vacanze natalizie – racconta – e il 7 gennaio, al rientro in classe dopo l’Epifania, la situazione era la stessa. Ci è stato comunicato dalla dirigente scolastica che si tratta di un guasto all’impianto di riscaldamento e che il pezzo di caldaia che deve essere sostituito, ordinato prima delle vacanze di Natale, dovrebbe essere in arrivo domani». Intanto in classe i ragazzi ci vanno armati si sciarpa e cuffietta: «Vengono registrate temperature bassissime – incalza la mamma dello studente – che si aggirano tra di dodici e i quindici gradi. Temperature talmente basse che lo scorso sabato i nostri figli hanno potuto fare lezione solamente per due ore, per poi dover rientrare a casa. Questo non va bene – prosegue –, quella scuola è frequentata non solo da oristanesi, ma anche da tanti ragazzi che arrivano dai paesi del circondario. Anche da molto lontano, ad esempio da Zerfaliu o da Villaurbana. Una scuola senza riscaldamento è pericolosa per la salute di chi la frequenta, ma anche un grave disagio per le famiglie».

Il Comune, dal canto suo, prima di chiudere temporaneamente l’edificio è intervenuto sulla questione, ma con un’operazione infelice: «Hanno portato alcune stufette elettriche e dei termoconvettori nelle aule come soluzione tampone – conclude Stefania Corda –, ma non possono essere accesi in contemporanea o salterebbe il contatore della scuola. Chiediamo che questa situazione venga risolta quanto prima».

La dirigente scolastica, interpellata sul tema dalla Nuova Sardegna, però non è molto loquace: «Sono impegnata tutto il giorno per lavoro – ha risposto Blanche Maria Rita Sanna alcune ore prima di segnalare quanto stava accadendo all’amministrazione comunale –, non ho molto tempo per parlare, posso solo dire che stiamo ragionando su come risolvere la situazione».

Dal Comune, invece, qualche risposta sulla questione arriva: «Quello del riscaldamento alla scuola “Grazia Deledda” è un problema di primaria importanza e che va risolto immediatamente – dice l’assessore comunale all’Istruzione, Luca Faedda –. La situazione, infatti, è già all’attenzione dell’amministrazione e del nostro ufficio tecnico». L’assessore interviene poi sulla questione stufette: «È stato disposto di portarne tredici – dice –, ma io su questo avevo dei dubbi fin dall’inizio. Immaginavo che il contatore non potesse reggere la portata del carico di energia elettrica necessaria al loro funzionamento in contemporanea». Non solo riscaldamento, quella scuola è interessata anche da alcuni lavori di riqualificazione iniziati alla fine dell’estate: «Non mi sbilancio – conclude l’assessore – perché come si può ben vedere si aggiunge sempre qualche problema che ritarda la fine dei lavori. Ora c’è la questione riscaldamento da risolvere». Da oggi gli alunni del “Deledda” saranno ospitati nell’ex istituto Frassinetti.

Primo piano
Rinnovabili

Aree idonee, il gruppo Gis: «Un pino blocca un investimento da 280 milioni di euro»

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative