La Nuova Sardegna

Oristano

Natura

"Un bosco da fiaba” sul Monte Arci

di Michela Cuccu
"Un bosco da fiaba” sul Monte Arci

Lungo il sentiero le installazioni artistiche dell’associazione Menabò

3 MINUTI DI LETTURA





Pau Sono fatti di parti del bosco, rami, foglie, corteccia, gli animali artistici che popolano il bosco di Pau. Incontrarli non è difficile: basta andare nella foresta, ma per conoscerli e sentirli “parlare” è necessario farsi accompagnare da chi quegli esseri ha voluto che facessero del parco dell’ossidiana il loro habitat. Sono le guide dell’associazione Menabò infatti che, ogni fine settimana e nei giorni di festa, accompagnano i visitatori e li aiutano a percorrere il sentiero dove negli ultimi tre anni si è insediata questa fiabesca popolazione di animali misteriosi. Ieri è infatti partito il progetto di gestione “Un bosco da fiaba. Parco dell’ossidiana Pau”.

È un percorso di arte e natura che si sviluppa per tre chilometri, in quella porzione della foresta che si estende per quindici chilometri sul versante di Pau del Monte Arci. Il percorso di installazioni d’arte in natura sarà accessibile nei fine settimana, ora che è inverno dalle 9 alle 16, acquistando un biglietto del costo di 5 euro, comprensivo dell’eco-tassa solidale istituita dal Comune di Pau. «Si tratta di una scelta a lungo meditata e ritenuta necessaria, dopo tre anni di libera fruizione del percorso, così da garantire una progressiva crescita dei servizi di accoglienza, un’adeguata manutenzione delle installazioni e soprattutto una tutela delle aree boschive interessate dal percorso, soggette in questi ultimi tempi a una pressione antropica non più sostenibile», spiega Giulia Balzano dell’associazione Menabò, ideatrice e curatrice del progetto.

È stata proprio la Menabò, negli anni precedenti, quando aveva in gestione il Museo dell’ossidiana, a ideare insieme al Comune, la realizzazione del Bosco da fiaba con le dodici installazioni, opera di artisti arrivati dall’estero e dalla penisola. «Nel prossimo futuro arriveranno altri animali fantastici a popolare il nostro bosco – anticipa – e pensiamo di coinvolgere anche artisti sardi». Il bosco fatato di Pau è diventato ben presto meta di tanti visitatori che soprattutto durante la primavera dell’anno scorso hanno percorso quei sentieri, talvolta incuranti di osservare quella cautela che invece è fondamentale per non intaccare il fragile equilibrio della foresta. Quello che ha preso il via ieri è un progetto sperimentale «che ci mette in gioco tutte e tutti, con un grado alto di consapevolezza: il bosco richiede il nostro passo lento e un tempo di recupero della sua voce», dice infatti Giulia Balzano.

Il progetto è finanziato dal Comune che ha scommesso sulla tutela e sulla valorizzazione del bosco come strumento di crescita economica e sociale del minuscolo centro di 260 abitanti sulle pendici del Monte Arci. Con il ricavato dei biglietti d’ingresso saranno realizzati anche i nuovi cartelloni che serviranno a rendere più fruibile il bosco da fiaba.

Primo piano
Politica

Decadenza Todde, la giunta delle elezioni aspetterà l’esito del ricorso

Le nostre iniziative