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Economia

Carni ovine, produttori a confronto «Puntiamo su sinergia fra impresa e ricerca»

Ilenia Mura
Carni ovine, produttori a confronto «Puntiamo su sinergia fra impresa e ricerca»

Dal progetto Incovi le strategie per innovare e migliorare alimentazione e produzione

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Arborea «Il nostro obbiettivo è creare sviluppo in tutta la Sardegna – spiega Marco Peterle, di Produttori Arborea – oggi al mangimificio e nei nostri punti vendita abbiamo circa cinquanta dipendenti provenienti da diversi paesi della Sardegna. Molti di loro sono arrivati in Cooperativa grazie a percorsi di formazione condotti con le scuole agrarie e l’università di Sassari». Il progetto Incovi (Innovazione nelle tecniche di alimentazione e trasformazione delle carni ovine) prosegue il suo percorso di ricerca e divulgazione con un appuntamento dedicato alla nutrizione ovina. Il seminario “Scelta delle razioni alimentari per la filiera del comparto ovino”, che si è svolto all’interno del mangimificio “Produttori Arborea” ha rappresentato, secondo gli addetti ai lavori, un momento fondamentale per il confronto tra esperti del settore, aziende, allevatori e operatori della filiera agroalimentare, offrendo un’occasione per approfondire le migliori strategie nutrizionali e le innovazioni introdotte grazie al progetto.

Walter Mureddu, Marco Peterle, Alberto Lelli e Roberto Lai di Produttori Arborea hanno illustrato il ruolo dell’azienda nell’ambito del progetto e l’importanza di una filiera integrata «capace di valorizzare le sinergie tra ricerca e impresa». La Cooperativa sta portando avanti un lavoro mirato all’innovazione nel settore mangimistico, con particolare attenzione alle esigenze specifiche del comparto ovino. Cristina Rossi e Bruno Lelli hanno presentato l’attività mangimistica di Produttori Arborea, descrivendo i processi di produzione e le tecnologie impiegate per garantire un’alimentazione bilanciata e ottimale per gli ovini.

Infine l’intervento di Antonello Cannas, veterinario e docente dell’università di Sassari, che ha illustrato i risultati delle ricerche condotte all’interno di Incovi, con un focus sulle scelte mangimistiche e sulle miscele più adatte per migliorare l’efficienza produttiva e il benessere degli animali. «Il progetto è stato ideato, col contributo scientifico del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, per stimolare la crescita della produzione di carne ovina in Sardegna, con attività produttive diverse ma complementari rispetto a quelle tradizionali associate all’allevamento ovino da latte, prospettando una parziale integrazione di filiera fra la produzione del latte e quella della carne. In questo contesto – ha spiegato – la valorizzazione della carne prodotta con pecore da latte a fine carriera rappresenta un aspetto primario». Con adeguate tecniche alimentari «si è visto che è possibile valorizzare le pecore a fine carriera in tempi ridotti e con costi ragionevoli, rendendole adeguate alla produzione di prodotto trasformati, come gli arrosticini e gli hamburger, oggi molto richiesti nel mercato nazionale». 

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