“Chiara Vive”, la squadra di calcio ricorda col padre la tredicenne uccisa
Toccanti momenti prima della partita di campionato tra Silì e Villaurbana
Oristano Sulla maglietta bianca e celeste non c’era il numero, ma un nome: quello di Chiara Carta. In campo per ricevere il pensiero della dirigenza e dei giocatori, c’era Piero Carta, il padre della ragazzina tredicenne uccisa dalla madre il 19 febbraio 2023 dalla madre in via Martiri del Congo a Silì. Proprio la squadra di calcio della frazione di Oristano ha voluto ricordare la tragedia di due anni fa cercando però di aprire una nuova luce di speranza all’interno del dramma. Del resto, il padre di Chiara, sin dal primo momento, aveva cercato di uscire dal buio del dramma che l’aveva travolto trovando anche la forza di rendere pubbliche molte sua azioni e portando la figlia persa al centro di tante iniziative o anche di semplici pensieri.
D’altro canto gli amici e i compaesani gli hanno riservato sin dal primo momento tantissime attenzioni. L’ultima è stata quella della partita di calcio del campionato di terza categoria che si è svolta nei campi di Sa Rodia a Oristano, dove il Silì ha affrontato il Villaurbana, pareggiando l’incontro per 1-1 grazie a un gol di Gabriele Favalessa. Al centro dell’attenzione, venerdì 27 febbraio, non c’era solo il pallone ma anche l’iniziativa con Piero Carta, la prima di una serie che il presidente della società calcistica, Massimiliano Sannia, vuole portare avanti assieme a tutta la dirigenza. Non appena saranno ultimati i lavori al campo sportivo di Silì, queste iniziative tutte a fondo sociale saranno costanti. Tornando a ieri, il padre di Chiara è rimasto a guardare tutta la partita dopo aver ricevuto in dono la maglia che ricorda la figlia e un mazzo di fiori che ha portato via con sé per poi sistemarli sulla tomba nel cimitero del paese.