La Nuova Sardegna

Pozzomaggiore. Domani un convegno e una mostra

Il generale Pinna Parpaglia, un militare al servizio dell'isola

Emidio Muroni
Il generale Pietro Pinna Parpaglia
Il generale Pietro Pinna Parpaglia

23 giugno 2011
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 POZZOMAGGIORE. La leggendaria figura del generale Pietro Pinna Parpaglia sarà ricordata domani, alle 18,30, nella biblioteca comunale, in Via Mercato n. 2, con una mostra fotografica e un convegno dal titolo «Il generale Pietro Pinna Parpaglia un servitore dello Stato».  I lavori saranno introdotti dal saluto del sindaco, Tonino Pischedda, e dell'assessore alla cultura, Anna Marchesi. Relatore della serata sarà lo studioso professor Manlio Brigaglia che tratteggerà la figura e carriera straordinaria del grande uomo politico e militare, nato a Pozzomaggiore il 12 gennaio del 1891 e morto il 9 ottobre del 1966. La carriera del generale, come sicuramente illustrerà con ben altra maestria il relatore ufficiale, è incastonata tra gli uffici da militare e le importanti decisioni del grande uomo politico. La biografia è colma di date che riportano una continuità felice nell'ascesa in carriera e nella qualità delle scelte militari e politiche, che hanno dato vigore e lustro, al servizio dello stato e della regione. Laureato in giurisprudenza, nel 1913, aveva iniziato la carriera nella magistratura. Nel 1916 fu nominato tenente per merito di guerra e destinato all'aviazione militare. Iniziò quindi la scalata agli alti gradi militari fino al 1936 quando divenne generale di squadra aerea e, nel 1940, comandante delle forze aeree in Africa orientale, dove fu fatto prigioniero. Nel 1944 fu nominato Alto Commissario per la Sardegna e s'impegnò, fra mille difficoltà ma con buoni risultati, per indirizzare e gestire un processo di ricostruzione economica, politica e sociale dell'isola che soffriva la tragedia del dopoguerra.  Nel 1949 fu richiamato al servizio militare come direttore generale dell'aviazione civile e del traffico aereo e, nel 1953, divenne consigliere di Stato fino al 1961, quando fu collocato a riposo con il grado di Presidente di sezione giurisdizionale.  Si ritirò nella sua Pozzomaggiore, dove trascorse gli ultimi sei anni di vita circondato dall'affetto dei familiari e dei suoi concittadini che gli sono stati sempre vicini, grati per aver conosciuto le qualità e virtù di un grande uomo di stato e di cittadino serio, responsabile e ancorato alle più nobili tradizioni della sua isola e del paese natale.
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