La Nuova Sardegna

Elitanker, i perchè della fuga

Elia Sanna
La pista dell’aeroporto di Fenosu
La pista dell’aeroporto di Fenosu

Chiesto un ritocco dei costi d'affitto della pista di Fenosu

12 luglio 2011
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 ORISTANO. Tre Canadair e l'elitanker tutti a Olbia. Al centro e al sud dell'isola nessun mezzo aereo in questa nuova e difficile campagna antincendio. Dopo il mancato arrivo dell'elitanker a Fenosu, base strategica da anni per la Protezione civile nella lotta contro le fiamme, il Comune finisce nel mirino.  Sembra infatti che sia stato il sindaco Angela Nonnis, nel corso di un vertice in Prefettura, a assumere una posizione che ha portato alla fuga dell'Air-Crane. La società proprietaria dell'elitanker avrebbe infatti deciso di dirottare il velivolo nello scalo di Olbia perchè spaventata dai costi ipotizzati per Fenosu.  Durante l'incontro promosso dal prefetto lo scorso mese, il sindaco, quale rappresentante del Comune socio della Sogeaor, avrebbe avanzato la richiesta di una cifra intorno ai 100 mila euro come importo per l'affitto dello scalo di Fenosu per il periodo estivo. Lo scorso anno la spesa per l'affitto non aveva superato i trentamila euro. E comunque la cifra richiesta quest'anno sarebbe ben al di sopra degli importi pagati (anche quest'anno) nel resto degli aeroporti dell'isola, anche quest'anno.  La società appaltatrice, la European Air-Crane, avrebbe dovuto farsi carico di tutte le spese di funzionamento dell'aeroporto: dal personale di volo a quello tecnico e di emergenza per garantire una adeguata assistenza all'elitanker. L'Enac aveva confermato alla Protezione civile il proprio parere favorevole per la concessione dell'aeroporto di Fenosu.  La mossa del Comune avrebbe quindi messo in fuga i proprietari dell'Elitanker. E ora quell'assenza condiziona tutta la campagna antincendio, soprattutto nella parte su dell'isola.  L'Elitanker ha infatti una autonomia di sole due ore e mezzo e rischierebbe di vanificare la propria operatività nel caso di un lungo tragitto.  Anche alla luce delle tante cose dette in questi mesi nsulla sorte dell'aeroporto di Fenosu, inoltre, si sarebbe dovuta quasi pretendere il presidio della protezione civile a Oristano..  Scorrendo i dati della campagna antincendio del 2010 si può notare che i maggiori interventi si sono concentrati proprio ad Oristano. La presenza dell'elitanker a Fenosu avrebbe forse smosso quell'apatia generale che è calata sulla vicenda e magari avrebbe la Regione a ridare fiducia allo scalo Oristanese, rafforzando la sua baricentricità nell'ambito delle strategie della Protezione civile.  La speranza di riportare il velivolo a Fenosu comunque non sarebbe del tutto tramontata. Dice il prefetto Giovanni Russo: «In quell'incontro di giugno sono emerse una serie di problematiche, soprattutto economiche, legate alla disponibilità dell'aeroporto di Fenosu. Per poter garantire la presenza dell'elitanker sono necessarie tante prescrizioni di sicurezza e queste potevano essere garantire solo da una adeguata presenza di personale dello scalo aeroportuale. Per portarlo fare occorrevano risorse che attualmente non sono disponibili».
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