Gli affari vanno male, chef si uccide
Pierre Milia, 49 anni, era uno dei più noti ristoratori del Sulcis
SANT’ANTIOCO. La preoccupazione per il cattivo andamento degli affari potrebbe essere la causa della morte di un noto ristoratore di Sant’Antioco, Pierre Milia, 49 anni, che si è tolto la vita nel pomeriggio di giovedì alla periferia del paese. Un suicidio che ha sconvolto il centro lagunare, dove l’uomo era conosciutissimo, non solo per la sua professione, ma anche per il suo attivismo. Impegnato in associazioni che occupano di problemi dei più deboli, appassionato di mountain bike e di enduro, presente nelle iniziative cittadine, vantava un numero enorme di amici.
Ma negli ultimi tempi aveva perso parte della sua allegria e mostrava evidente la preoccupazione. Il dramma è iniziato con uno strano messaggio a un amico giovedì pomeriggio. Niente però che facesse ipotizzare gesti estremi. Da quel momento, però, Pierre Milia era scomparso dalla circolazione. Così, a tarda sera i familiari, preoccupati, hanno iniziato le ricerche con la collaborazione dei carabinieri. Il corpo senza vita è stato trovato all’interno di un capannone, in un terreno di proprietà di Milia. La notizia si è sparsa in un baleno, provocando commozione e incredulità. La salma è stata composta in quello che era il suo regno, il Pierre Pub, nel salone che ha sempre fatto da sede per le iniziative più diverse, balli, sfilate di moda, divertimenti, e che per tutta la giornata è diventato meta di un vero e proprio pellegrinaggio. Il Pierre Pub è uno dei simboli della movida sulcitana. Milia lo aveva aperto una trentina di anni fa, quando aveva deciso di fermarsi dopo aver lavorato a lungo come chef in ristoranti e navi da crociera.
Per un periodo aveva dato il Pierre Pub in gestione, poi, l’anno scorso, aveva deciso di impegnarsi nuovamente in prima persona. Ma gli affari, forse, a causa della crisi del territorio, non sembravano più andare bene come un tempo. «L'avevo visto di recente – ha raccontato incredulo il sindaco di Sant'Antioco, Mario Corongiu – ma non avrei mai pensato ad un gesto del genere. Certo qui le difficoltà non mancano ma queste sono azioni che segnano noi e tutto il territorio».